giovedì 21 marzo 2013

Dopo il BES, ISTAT presenta gli indicatori statistici di sostenibilità per le imprese italiane

Il 27 marzo a Roma i risultati di un progetto sviluppato dall'Istituto Nazionale di Statistica e dal CSR Manager Network che consentirà per la prima volta di misurare le performance ambientali, sociali e di governance delle aziende individuando quelle che maggiormente contribuiscono al benessere del Paese. 


Mercoledì 27 marzo, alle ore 9,30 nell’Aula Magna dell’Istat, via Cesare Balbo 14 Roma (secondo piano), avrà luogo la presentazione del Progetto, sviluppato da Istat e CSR Manager Network (Associazione dei Responsabili delle politiche di sostenibilità e Corporate Social Responsibility delle maggiori aziende italiane) che consentirà per la prima volta di misurare le performance ambientali, sociali e di governance delle aziende. L’iniziativa rientra nel percorso di lavoro sviluppato dall’Istat intorno al tema del Bes e interessa direttamente il mondo delle imprese.


Alle 9.30 introdurranno i lavori il presidente dell’Istat Enrico Giovannini e Fulvio Rossi, Presidente del CSR Manager Network, mentre i contenuti del Rapporto saranno illustrati da Mario Molteni, direttore scientifico del CSR Manager Network e direttore di Altis-Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. 

Alle 11.00 è prevista la tavola rotonda “Dietro i numeri: la Corporate Social Responsibility in pratica”, moderata da Rossella Bocciarelli-Sole24 Ore, cui parteciperanno: Angelo Riccaboni, Università di Siena, Silvio de Girolamo, Autogrill, Marina Donati, Assicurazioni Generali, Marina Migliorato, Enel, Marisa Parmigiani, Gruppo Unipol, Gianluca Principato, Gruppo Hera, Fulvio Rossi, Terna, Giovanni Alfredo Barbieri, Istat. Concluderà i lavori Roberto Monducci, direttore del Dipartimento per i conti nazionali e le statistiche economiche dell’Istat. 

Il progetto, unico a livello internazionale, definisce un set di indicatori statistici nazionali di sostenibilità e si pone l’obiettivo di assicurare una migliore misurabilità e comparabilità delle performance rendicontate dalle aziende e di confrontarle con le statistiche ufficiali prodotte dall’Istat. Questo permetterà una maggiore trasparenza all’informativa sociale e ambientale delle imprese italiane consentendo di identificare più chiaramente le aziende realmente virtuose.