sabato 30 settembre 2017

UNIVERSITÀ POPOLARE DI MILANO: PIÙ DI 100 ANNI DI CULTURA, SENZA ALCUNA DISCRIMINAZIONE SOCIALE




Cosa sono le Università Popolari? Perché sono nate? E cosa sono diventate? Per rispondere a queste domande, è bene capire quale sia la storia delle Università Popolari. Le Università Popolari italiane sono nate fra il 1900 e 1901 sull’onda di quanto creato negli ultimi anni del secolo precedente in Danimarca, Svezia e Regno Unito, con lo scopo di combattere la piaga dell’analfabetismo e istruire le persone tramite conferenze, lezioni, dibattiti senza alcuna discriminazione di razza, religione e sesso. 



Durante il Ventennio fascista, molte Università Popolari vennero chiuse o assorbite dall’organizzazione fascista, e ripresero vita propria e autonoma solo nel dopoguerra. Le Università Popolari italiane, di solito, sono associazioni private, che possono interagire con le Università di Stato per il rilascio di crediti formativi (CFU). È necessario e doveroso sottolineare che solo le Università statali e quelle legalmente riconosciute possono rilasciare titoli accademici validi a livello legale. 
All’interno delle Università Popolari è possibile studiare diverse discipline, universitarie e non, come la cucina, la pittura e la decorazione, l’antiquariato, la fotografia, grafica, ballo, danza, arti popolari e via di questo passo. I corsi che si studiano possono essere quindi anche molto diversi da quelli studiati nei comuni atenei, a causa dell’originaria vocazione delle Università Popolari: formare le persone su qualunque argomento. L’obiettivo principale è infatti la conoscenza, rivolta non ad un’utenza selezionata, ma a chiunque voglia apprendere e migliorare il proprio stato culturale.

Fra le Università Popolari, la più importante come riconoscimenti ministeriali è l’Università Popolare di Milano, che è autorizzata, in quanto riconosciuta come università internazionale, a rilasciare lauree riconosciute ed equivalenti a quelle rilasciate da un’università tradizionale. Le università popolari di solito rilasciano attestati di partecipazione ai loro corsi, che però non hanno alcun valore legale, mentre una laurea dell’Università Popolare di Milano ha lo stesso valore di una conseguita alla Bocconi o alla Sapienza. Ci sono numerose altre università internazionali nel mondo che hanno operano come l'Università Popolare di Milano e che svolgono i medesimi compiti. L'Università Popolare di Milano, che per distinguersi dalle altre Università Popolari è definita Università Popolare degli Studi di Milano opera in Costa d'Avorio e in Burkina Faso dove esistono dei gemellaggi e l'intento dell'Università di aiutare nello studio persone che sono più in difficoltà di noi, aiutarle proprio nel loro paese di origine. Dato che le università popolari sono nate per favorire la formazione delle persone in un periodo in cui l’analfabetismo era dilagante in vari strati della popolazione, l’attività dell’Università Popolare Degli Studi di Milano si è spostata in paesi in via di sviluppo, per portare l’istruzione a persone che normalmente non riuscirebbero a studiare.

In diversi casi può sorgere il dubbio sul fatto che un’Università Popolare, operante in Costa D’Avorio e Burkina Faso possa rilasciare delle lauree valide per lo stato italiano. Grazie al trattato di Lisbona ciò è possibile, e viene fatto da numerose università. Sulla Gazzetta Ufficiale si legge infatti che:
L’università Popolare degli Studi di Milano è regolarmente iscritta all’Anagrafe Nazionale delle Ricerche n° 58241FKL M.I.U.R. Membro della Confederazione Nazionale delle Università Popolari Italiane (Personalità Giuridica D.M. Università del 21/05/1991 – Gazzetta Ufficiale del 30/08/1991 n°203 anno 132°).

Autorizzata il 14.10.2011 (Roma), con presa d’atto Ministeriale, prot. 313, MIUR Ministero dell’Istruzione – Università – Ricerca; Trastevere 76/A – 00153 Roma, F.to., il sottosegretario del MIUR Senatore Guido Viceconte per rilasciare i titoli accade- mici e con approfondimento di presa d’atto del 14.10.2011 a cura della segreteria Tecnica del Sottosegretario Senatore Guido Vice- conte prof. Roberto Leoni; Dirigente Tecnico -a r. – Consulente che conferma la piena capacità giuridica di svolgere la formazione e rilasciare titoli accademici con valore legale (in virtù di sede della UUPN) in conformità della Convenzione di Lisbona (25-7-2002 supplemento ordinario della gazzetta ufficiale serie generale n.173) Lisbona 11 aprile 1997 “ Convenzione sul riconoscimento dei titoli di studio relativi all’insegnamento superiore nella regione europea” in virtù e rispetto della convenzione. 

L’Università Popolare (internazionale) degli Studi di Milano ha voluto proprio per estrema trasparenza pubblicare tutti gli atti che confermano il riconoscimento ufficiale da parte del MIUR, e anche da parte di Albi particolari ai quali chi si laurea presso questo ente può accedere.


Nonostante l’estrema trasparenza in merito alla possibilità di rilasciare titoli legalmente validi, vi sono casi in cui persone che formulano accuse inconsistenti contro l’Università Popolare degli Studi di Milano, ricevendo una denuncia per diffamazione come risposta. Secondo quanto dichiarato dal Dr. Marco Grappeggia, Presidente dell’Università Popolare Degli Studi di Milano.

Abbiamo appreso con rammarico dell’esistenza su Internet di un sito web che in una sua pagina, redatta da un autore che si nasconde nell’anonimato, pubblica frasi ingiuriose e prive di fondamento nei confronti del nostro Ateneo.

Le affermazioni contenute nel loro testo sono altamente lesive e contengono perciò gravi ipotesi di reato. Per queste ragioni abbiamo già dato mandato agli avvocati per sporgere denuncia agli organi competenti ai fini dell’accertamento di ogni responsabilità – prosegue la nota -. Inoltre è prevista una azione civile per il risarcimento dei danni che è stato calcolato ammontino a circa 2 milioni di euro di danno di immagine. A riguardo si precisa che il ricavato sarà interamente devoluto in beneficenza”. 

Siccome l’Università Popolare degli Studi di Milano non è la sola ad essere attaccata da questo personaggio, si è costituita una class action che presenta alla pagina www.giuseppemacario.info tutte le informazioni in merito a questo CyberStalker.

Conclude così l’ateneo: “Diffidiamo altresì chiunque a veicolare il contenuto di tali affermazioni e ci riserviamo di procedere anche contro i soggetti che, a qualsiasi titolo, concorreranno alla diffusione, sia integrale che parziale,di notizie diffamanti. Difenderemo l’onorabilità del nostro Ente e delle persone diffamate. Ribadiamo pertanto, con assoluta fermezza, che l’Università Popolare degli Studi di Milano continuerà ad operare nell’interesse dei propri studenti, sempre fuori da ogni logica di interruzione dei percorsi di studio e già riconosciuti dal Consiglio di Stato e pubblicati su Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana“.

Al momento il sito in questione ha cambiato denominazione, e sul sito   www.prestonews.info si può leggere una denuncia per cyberstalking contro la persona in questione che continua a diffamare impunemente sulla rete, nel pieno anonimato.  

Il sito di questo personaggio rende di mira Università Italiane di tutto rispetto come LIUC (Libera Università di Castellanza), e alcuni docenti della Bocconi e de La Sapienza, diffamandoli pesantemente. Evidentemente chi ha realizzato il sito non si sente conto che tale comportamento oltre a essere poco serio, comporta dei danni di immagine quantificabili in centinaia di migliaia di euro che andranno dibattuti in sede penale e civile.

Insomma: quando volete sapere se una Università ha qualche riconoscimento in Italia è sufficiente che consultiate gli atti del MIUR in Gazzetta Ufficiale. Chi sta affermando che è falso è stato querelato.

Ormai noto ai giudici internzionali, GIUSEPPE MACARIO si presenta come  un professore di una Università della Gente (University of People) priva di valore. Ci informano che la querela per diffamazione è stata presentata a marzo di quest'anno presso il Tribunale di Milano. Purtroppo ci vorranno mesi per ottenere un risultato, ma arrivano già le prime condanne da parte di chi nel 2015 ha diffamato un membro del senato accademico.

La prima sentenza dal tribunale è arrivata quest’anno e si fa sentire severamente!” ci spiega il presidente di Ateneo. “Il tribunale di Verbania ha condannato infatti a 9 mesi in sede penale e l’esito futuro in sede civile di 800.000€ di danni saranno donati per cause di ricerca scientifica”.
Ne parla anche La Prima Pagina

L’UNIVERSITÀ ATTACCATA PERCHÉ INFASTIDISCE CHE AIUTI PAESI IN AFRICA?

Nella foto seguente vedete come l’Università viene attaccata dal personaggio di cui abbiamo parlato qui sopra. Una convenzione con il Burkina Faso e con la Costa d’Avorio (peraltro operata anche da altre Università italiane che stringono contatti continuamente con enti dell’Africa del Nord e centrale) non deve essere piaciuta allo stalker seriale, che deve avere evidenti problemi di xenofobia. E il tutto nell’anonimato, senza firma. 


Di seguito invece la vera fotografia pubblicata dall’Università Popolare di Milano. 



l'Università Popolare di Milano, dicevamo, non è l’unica ad aiutare Paesi più in difficoltà dei nostri.
Lo fa con non tanto con uno spirito di semplice carità, ma operativo: nella convinzione che la cultura e l’insegnamento portato là dove serve aiuta la popolazione a risollevarsi. Se guardate ad esempio a questo link vedrete come anche Università italiane hanno stretto rapporti di collaborazione in Burkina Faso e in particolare con l'Université de Ouagadougou.  E poi ecco le Università sempre italiane che hanno stretto accordi con le sedi universitarie della  Costa d'Avorio.  

Avremmo molti meno profughi e persone che soffrono se tutti ci adoperassimo ad aiutare là dove serve. In particolare a portare istruzione. L’istruzione emancipa un popolo e gli consente di crescere, economicamente e civilmente. 

L'Università Popolare degli Studi di Milano opera in Costa d'Avorio e in Burkina Faso dove esistono dei gemellaggi e l'intento dell'Università di aiutare nello studio persone che sono più in difficoltà di noi, aiutarle proprio nel loro paese di origine.

Qualcuno si è chiesto come mai proprio questi due paesi africani e non per esempio un paese europeo. Per un motivo principale: le università popolari sono nate in un periodo in cui l'istruzione in Italia non era accessibile ad alcuni strati della popolazione. Oggi non è più così: in Italia chiunque può accedere all'istruzione a qualsiasi livello e dunque una Università come era pensata per le masse popolari non avrebbe più senso di esistere.
È per questo che da alcuni anni la popolare si sta rivolgendo al di fuori dall'europa, prendendo sotto la sua tutela paesi e centri di formazione che hanno un effettivo bisogno di essere aiutati. Avrebbe potuto scegliere qualche paese nell'est asiatico, questo è vero, ma un po' per praticità (il Nord Africa è molto più vicino) e un po' perché da qualche parte si doveva pur iniziare, le attività si sono concentrate principalmente in Burkina Faso e in Costa d'Avorio.

Chissà se anche le altre Università Popolari seguiranno il percorso aperto dall’Università Popolare di Milano in modo da estendere le loro attività anche nei paesi in via di sviluppo. 

COME CONTATTARE L’UNIVERSITÀ POPOLARE DEGLI STUDI DI MILANO 

Per scoprire i corsi di laurea proposti dall’Università Popolare Degli Studi di Milano e inviare una richiesta di informazioni, la pagina da seguire per ottenere le brochure gratuite è la seguente: Università Popolare degli Studi di Milano. Oppure potete scrivere alla pagina dei contatti. 

venerdì 15 settembre 2017

QUANTO È IMPORTANTE LA LAUREA?

Quanto è importante la laurea per la nostra carriera? Sempre di più. La laurea è un importante riconoscimento accademico, ma anche la chiave per ottenere una busta paga più cospicua di coetanei non laureati. 



La Retribuzione Annua Lorda media dei laureati è – secondo quanto riportato dallo studio “JP Salary Outlook 2016 – Analisi del mercato retributivo italiano” pubblicato da Job Pricing a settembre 2016 - di 39.934 €, mentre quella dei non laureati è di 27.599 €, con uno scostamento pari al 44,7%”. La differenza principale fra laureati e non laureati però non è solo retributiva, ma legata alla maggiore possibilità di ottenere una qualifica manageriale. Fra i non laureati, infatti, solo il 3% occupa una posizione apicale, mentre fra i laureati la percentuale sale al 25%, si legge nel rapporto. Un’altra notizia è relativa alle pensioni: “se il pensionato possiede un titolo di studio pari alla laurea – rileva l'Istat nel focus sulle condizioni di vita dei pensionati 2014-2015 -, il suo reddito lordo pensionistico (circa 2.660 euro/mese) è più che doppio di quello delle persone senza titolo di studio o con al più la licenza elementare (1.160 euro). 

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L'Università Popolare di Milano può rilasciare titoli di studio riconosciuti

Se qualcuno si sta mangiando le mani per quel corso di studi abbandonato e mai completato, sappia che non è mai troppo tardi per rimettersi a studiare. Grazie alle università internazionali e ai corsi online è possibile seguire le lezioni da casa, dal posto di lavoro o in qualunque altro posto connesso a internet e presentarsi nella sede dell’università scelta solamente per sostenere gli esami e, al fine del percorso, discutere la tesi di laurea. Inoltre non è necessario iscriversi entro settembre/ottobre, ma è possibile iscriversi ai corsi di laurea tutto l’anno, senza alcun sovrapprezzo.

LAUREARSI DOPO I 30 ANNI: LA FACOLTÀ È SU MISURA 

Essendo le università internazionali concepite per la formazione online o a distanza, sono ottime nel venire incontro aulle esigenze dei lavoratori, con piani di studio personalizzati, con collegio di docenti pronti a valutare ogni singolo curriculum per assegnare CFU in base a studi pregressi o interrotti, corsi frequentati in passato ed esperienze professionali maturate, con l’indubbio vantaggio di avere meno esami da sostenere. Grazie allo studio online, è inoltre possibile ridurre enormemente i costi di trasporti, pasti fuori casa, affitti (in caso si studi fuori sede) e, di conseguenza, delle varie spese che normalmente affronta uno studente tradizionale. 

La laurea, come è possibile intuire, è un investimento a lungo termine, che consente di migliorare le prospettive lavorative dei laureati, con stipendi più elevati e, al momento della pensione, un assegno pensionistico più alto. Con il vantaggio di non dover frequentare le lezioni in ateneo, ma studiare dove si preferisce.

martedì 12 settembre 2017

INAUGURAZIONE LABORATORIO TERRITORIALE CON LA MINISTRA FEDELI

Inaugura il 16 settembre a Opificio Golinelli il laboratorio territoriale per l’occupabilità Big Data, ICT, meccatronica e agroalimentare per la scuola del futuro La ministra Valeria Fedeli al taglio del nastro





Dopo la pausa estiva, Opificio Golinelli (via Paolo Nanni Costa, 14) riapre sabato 16 settembre con un doppio appuntamento dedicato alla formazione e all’innovazione della didattica. A un anno di distanza dall’assegnazione dei finanziamenti del Ministero dell’Istruzione, inaugura il laboratorio territoriale per l’occupabilità che ha la sua sede centrale a Opificio Golinelli, negli spazi messi a disposizione gratuitamente da Fondazione Golinelli: “OF-Opus facere fare per capire”, composto da una rete di 10 scuole superiori e 35 realtà pubbliche e private, guidate dall’Istituto di Istruzione Superiore Belluzzi Fioravanti e coordinate da un pool composto da esperti di Fondazione Golinelli e da un team di docenti delle scuole coinvolte, taglia il nastro alla presenza della Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli. Con il convegno “Intraprendenza ed emozioni. Idee per l’insegnamento” prende il via anche l’anno scolastico di Educare a educare, area progettuale di Fondazione Golinelli dedicata all’aggiornamento e alla formazione permanente degli insegnanti di ogni ordine e grado. Il focus su alcune sfide della scuola di oggi ospita due interventi: “Le emozioni in prospettiva filogenetica: direzioni di sviluppo e ambivalenze dell’esperienza educativa” di Maurizio Fabbri, filosofo dell’educazione (Università di Bologna); “Educazione all’imprenditorialità per le competenze del XXI secolo” di Anusca Ferrari, docente e ricercatrice (European Schoolnet).

Laboratorio territoriale per l’occupabilità “OF-Opus facere  fare per capire”
È un progetto educativo innovativo che a luglio 2016 ha vinto il finanziamento di 750mila euro stanziato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (legge n. 107/2015): “OF-Opus facere fare per capire” è risultato primo progetto classificato in Emilia-Romagna. Oltre ai fondi ministeriali, i partner aggiungeranno 1 milione e 750 mila euro in tre anni. Il progetto permette quindi di investire in totale 2,5 milioni di euro sull’incremento del capitale umano, sociale, imprenditoriale e di cultura del lavoro e dell’inclusione, tipici del territorio bolognese. “OF-Opus facere fare per capire” ha una durata decennale e coinvolgerà 10mila studenti, mille insegnanti e 10mila cittadini, all’anno. Il laboratorio territoriale si rivolge a studenti e docenti delle scuole secondarie dell’area metropolitana di Bologna, ma anche a famiglie e cittadini.
A livello territoriale, il laboratorio è organizzato come una rete con una sede centrale: Opificio Golinelli è il punto di riferimento per la nuova palestra di innovazione. A Opificio sono collegati altri quattro poli operativi sul territorio provinciale: l’IIS Mattei e, dal 2018, le Officine SanLab a San Lazzaro di Savena; l’ICT LAB all’IIS Archimede di San Giovanni in Persiceto; il Malpighi Lab al Liceo Malpighi.
È dotato di strumentazioni e tecnologie all’avanguardia nelle aree di robotica, ICT, nanotecnologie, biotecnologie, e prototipazione rapida e digital manufacturing. Pone le scuole in stretto rapporto con la nuova filiera per la formazione composta da istituzioni locali pubbliche e private, università, centri di ricerca e imprese, puntando sulle vocazioni produttive più all’avanguardia e trainanti per il futuro del territorio: salute e benessere, meccatronica e motoristica, agroalimentare, ricerca sui nuovi materiali, automazione, sviluppo delle ICT e dei Big Data. 
Il laboratorio rivoluzionerà il paradigma formativo segnando un passaggio storico rispetto al tradizionale modo di fare didattica e formazione nelle scuole. Lo scopo è costruire spazi dall’alto profilo innovativo a disposizione di più scuole dell’area vasta di Bologna Città Metropolitana, dove sviluppare pratiche didattiche avanzate in sinergia con le politiche locali per il lavoro e le imprese. Si baserà sull’assunto dell’“imparare facendo”, combinando da una parte formazione disciplinare, ricerca e sperimentazione in laboratorio, esperienza sul campo, imprenditorialità e sviluppo teorico e pratico di idee innovative per stimolare competenze d’eccellenza.  Incrociando, dall’altra, formazione liceale, tecnica e professionale sul campo della intelligenza divergente e della innovazione, proprie della tradizione del lavoro - artigianale e imprenditoriale - del territorio. Sarà inoltre esplorato un nuovo modo di insegnare‎ e saranno dotati gli alunni di una nuova cassetta degli attrezzi per prepararsi alle professioni e per creare le nuove imprese del futuro. Orientamento‎ professionale, selezione dei talenti, creazione di nuove idee imprenditoriali, open innovation: questi gli elementi cardine del laboratorio territoriale.
In anticipo rispetto all’inaugurazione di sabato 16 settembre sono già partiti nei mesi scorsi alcuni progetti ai quali hanno preso parte circa 1.300 studenti e 150 docenti. Sono state svolte attività di open innovation con i partner aziendali del laboratorio territoriale e attività interne alle scuole. Obiettivo del prossimo anno sarà raggiungere 2.000 studenti e 250 docenti, integrando le attività del primo anno con percorsi, formazione e laboratori nei quattro ambiti di riferimento: agroalimentare, ICT e industrie culturali creative, salute e benessere, meccatronica robotica e motoristica.

Scuole
Istituto di Istruzione Superiore Belluzzi Fioravanti, Liceo Scientifico Augusto Righi, Istituto di Istruzione Superiore Enrico Mattei, Istituto Comprensivo Croce, ITCS Gaetano Salvemini, Istituto di Istruzione Superiore Archimede, Istituto Salesiano Beata Vergine di San Luca, Liceo Scientifico E. Fermi, Istituto Comprensivo n. 12, Liceo Malpighi.

Istituzioni
Comune di Bologna, Città Metropolitana di Bologna, Regione Emilia-Romagna (Assessorato a coordinamento delle Politiche europee allo sviluppo, scuola, formazione professionale, università, ricerca e lavoro e Coordinamento Agenda digitale regionale del Gabinetto del Presidente della giunta), ASTER, Consorzio della Regione per la ricerca e l’innovazione, Comune di San Lazzaro di Savena (Bo).

Enti di ricerca e istituzioni educative
Area della ricerca del CNR Bologna, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, CINECA Consorzio Interuniversitario, Fondazione Golinelli, INFN TTLab, Fondazione MAST, Sezioni INAF di Bologna (Osservatorio Astronomico di Bologna, Istituto di Radio Astronomia di Bologna, Istituto di Astrofisica Spaziale di Bologna), Fondazione ITS - Nuove tecnologie della vita  di Mirandola (Mo), Tecnopolo di Mirandola (Mo), Fondazione ITS per le Nuove Tecnologie della Vita di Pomezia, Fondazione Guglielmo Marconi – Marconi Institute for Creativity, Lepida Scuola, Coderdojo Bologna, FabLab Bologna, Rete di Robotica a Scuola di Torino.

Imprese
Ducati Motor Holding spa, Automobili Lamborghini Spa, Poggipolini s.r.l., Coop Alleanza 3.0 e Coop Italia, Carpigiani Group, Istituto Italiano Imprenditorialità, Eureka. Trust in future, H-CAMPUS an educational project at H-FARM, Tim #Wcap Accelerator, YOOX NET-A-PORTER GROUP, Fondazione Democenter Modena, Media Direct Campus Store, Fondazione Adecco per le pari opportunità e Adecco italia, Cyanagen S.r.l., Varvel Spa.


Programma 16 settembre, Opificio Golinelli

Convegno “Intraprendenza ed emozioni. Idee per l’insegnamento” 

10.00 Apertura di Antonio Danieli, direttore generale Fondazione Golinelli

10.15-10.45 “Le emozioni in prospettiva filogenetica: direzioni di sviluppo e ambivalenze dell’esperienza educativa”  di Maurizio Fabbri, filosofo dell’educazione dell’Università di Bologna.

Paura, ansia, gioia, desiderio, così come le “normali” resistenze all’apprendimento, accompagnano, nel bene e nel male, tutte le nostre esperienze di vita e sono ingredienti fondamentali dell’esperienza educativa. Dalla comparsa del sistema limbico in poi, non è possibile apprendere in modo anodino e impersonale, e l’enorme sviluppo che la neocorteccia ha avuto nella specie umana costringe a un grado di ulteriore personalizzazione dell’apprendimento, che rende ogni cervello e ogni individuo potenzialmente a sé e differente dagli altri. Siamo parte di un cammino evolutivo che assegna alle emozioni un ruolo preponderante, spesso sottovalutato da tutta la nostra tradizione pedagogica e culturale: ne consegue l’opportunità di umanizzare l’esperienza educativa, assecondando quel processo di trasformazione degli stili esistenziali, che rende i genitori di oggi differenti da quelli del passato e che pone alla scuola nuove domande di formazione.

10.45-11.15 “Educazione all’imprenditorialità per le competenze del XXI secolo” di Anusca Ferrari, docente e ricercatrice di European Schoolnet.

L’imprenditorialità è definita come la capacità di ogni individuo di agire su idee e opportunità e trasformarle in valore aggiunto per gli altri. Questa visione ampia, che non è legata solo al “fare impresa’, verrà dettagliata in questo intervento in chiave educativa, spiegando i benefici di una riflessione sull’educazione.

Inaugurazione laboratorio territoriale “OF-Opus facere fare per capire”

11.30 Saluti istituzionali 
Andrea Zanotti, presidente Fondazione Golinelli
Roberta Fantinato, dirigente scolastico IIS Belluzzi – Fioravanti
Virginio Merola, sindaco di Bologna
Isabella Conti, sindaco di San Lazzaro di Savena
Stefano Versari, direttore generale Ufficio scolastico regionale dell’Emilia-Romagna
Patrizio Bianchi, assessore regionale alla Scuola
Valeria Fedeli, ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

12.00 visita agli spazi di Opificio dedicati al laboratorio territoriale con un percorso a tappe fra i vari progetti

Entrambi gli appuntamenti sono a ingresso libero. Informazioni: www.fondazionegolinelli.it