domenica 11 ottobre 2015

EDUCATIONDAY: GIORNATA EUROPEA DELL'ISTRUZIONE SU TWITTER

Il 15 ottobre gli istituti scolastici d’Europa parteciperanno all’#EducationDay, la prima iniziativa pan-europea su Twitter che mira a mobilitare l’intera community dell’istruzione in una conversazione globale.  Le istituzioni scolastiche di Italia, Francia, Spagna, Germania, Regno Unito e Irlanda useranno Twitter per comunicare con i propri studenti e tra  loro in modo nuovo e coinvolgente.

Si tratta di una grande opportunità per connettere studenti, istituzioni scolastiche e insegnanti in una modalità tutta nuova. A oggi, oltre 170 istituzioni tra Italia, Francia, Spagna, Germania, Regno Unito e Irlanda si sono già registrate all’iniziativa. A questo link la lista dei partecipanti, che verrà costantemente aggiornata.
Per partecipare all’#EducationDay basta registrarsi compilando questo form!
In Italia, l’iniziativa vedrà la partecipazione attiva delle Università. L’#EducationDay sarà vissuto, infatti, come un open day virtuale su Twitter in cui gli atenei si racconteranno e dialogheranno con un vasto pubblico, costituito non solo da studenti, attuali o potenziali, ma da tutto il grande bacino di utenti Twitter. 

Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca inoltre rilancerà l'#EducationDay dal proprio profilo Twitter @MiurSocial.
Twitter è una piattaforma utilizzata ogni giorno nel mondo da milioni di persone per restare in contatto con i loro interessi e per reperire informazioni di ogni genere. Costituisce dunque un’importante opportunità per le università, che potranno entrare in contatto non solo con i loro studenti, ma anche con quelli che a breve termineranno le scuole superiori e hanno la necessità di orientarsi in merito alle scelte future.
Per intercettare il loro bisogno di informazioni, gli atenei italiani potranno quindi twittare in merito ad argomenti istituzionali quali, ad esempio, piani di studio, didattica, job placement, dottorati di ricerca e altri argomenti ancora, ma anche in merito a curiosità più interattive e coinvolgenti, quali alumni illustri, grandi eventi passati, la storia dell’ateneo o l’architettura dei propri edifici.

A oggi sono numerosi gli atenei che hanno aderito all’#EducationDay su Twitter, fra questi l’Università Bocconi, Università LUISS Guido Carli, l’Università degli Studi di Firenze, la LIUC – Università Cattaneo, l’Università di Pavia, l’Università Ca' Foscari Venezia, l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, l’Università Europea di Roma, NABA – Nuova Accademia di Belle Arti Milano, l’Università LUMSA, l’Università Campus Bio-Medico di Roma, l’Università degli Studi di Milano, l’Università di Siena, l’Università degli Studi di Foggia e l’Università per Stranieri di Perugia.



Le varie Università realizzeranno per la giornata alcune iniziative specifiche per coinvolgere i propri interlocutori. Un esempio per tutti quello dell’Università Bocconiche, oltre a fornire informazioni pratiche sull’ateneo, il 15 ottobre twitterà raccontando le storie di alcuni studenti e ospiterà, per le ore 17:30 dal proprio account Twitter, una sessione di domande&risposte con il rettore Andrea Sironi. 

Come seguire e partecipare all’#EducationDay.
Segui #EducationDay su Twitter per partecipare in tempo reale alla conversazione sull’istruzione. Puoi consultare ai seguenti link la lista dei partecipanti dei diversi paesi che hanno aderito all’iniziativa (UK, Francia, Germania, Italia, Spagna e Irlanda).

lunedì 5 ottobre 2015

FONDAZIONE SORELLA NATURA E UNIVERSITÀ POPOLARE DEGLI STUDI DI MILANO INSIEME ALL'EXPO

L'Università popolare degli studi di Milano si congratula con la Fondazione Sorella Natura e vi invita a partecipare all'evento:

AMOR CREATIONIS

CUSTODIRE IL PIANETA-NUTRIRE L’UMANITÁ
Milano - 23 Ottobre - EXPO 2015 - Padiglione Lombardia - ore 16


  • Associazione Internazionale Volontari AMICI del CREATO e GUARDIE ECOLOGICHE AMICI del CREATO

ore 16.00 Saluti Istituzionali
  • on. Valentina Aprea Assessore Istruzione, Formazione e Lavoro Regione Lombardia
  • on. Patrizia Toia V. Presidente Commissione I'industria, Ricerca Energia EuroParlamento
  • dr. Walter Facciotto Direttore Generale CONAI
ore 16.30 Presentazione - Roberto Leoni Presidente Fondazione SORELLA NATURA

ore 16.45 Tavola Rotonda:
  • conduce: Marco Tarquinio Direttore AVVENIRE

intervengono:
  • Franco Cotana Professore Ordinario Dip, Ingenieria -Università di Perugia
  • Edoardo Croci coordinatore Osservatorio Green Economy IEFE-Università Bocconi
  • Francesco de Sanctis già Direttore Generale U.S. R. Lombardia del MIUR
  • MariaPia Garavaglia Presidente Comitato Femminile Fondazione SORELLA NATURA
  • Marco Grappeggia Presidente Università Popolare di Milano
  • Stefania Proietti V. Presidente Fondazione SORELLA NATURA
ore 18.15 

Termine dell’Incontro

collaborano all’iniziativa:
  • Associazione Labgrade - Ciriaf/Università di Perugia - Città dei Mestieri - Conai- 
  • Confederazione Italiana Agricoltori - Fondazione Trecate Ambiente Domani - 
  • Osservatorio Geo – Iefe/ Università Bocconi - Università Popolare di Milano - Università di SienA
si ringrazia vivamente la Regione Lombardia,
nella persona dell’assessore Valentina Aprea, per aver ospitato l’incontro

domenica 27 settembre 2015

AL VIA GREEN CITY MILANO

Oltre 300 eventi diffusi in tutta la città per l’edizione zero della tre giorni dedicata al verde promossa dal Comune di Milano con la partecipazione di circa 120 enti organizzatori. Ad inaugurare Green City Milano venerdì 2 ottobre alle ore 18 una grande “festa di paese” ai Giardini della Guastalla con musica e lancio di speciali palloncini per seminare insieme la città. Anche Università Popolare di Milano partecipa all'iniziativa con un seminario sui temi ambientali della città.



Da venerdì a domenica, tanti gli eventi alla scoperta di giardini condivisi, orti, parchi, terrazzi, balconi, giardini segreti. 



Percorsi botanici, laboratori, passeggiate, biciclettate, in tutta la città, nelle strade, sui tetti, nelle carceri, a scuola, nei musei, in luoghi pubblici e privati. Sabato 3 ottobre ore 12 inaugurazione del nuovo Museo Botanico di Milano.


Milano, 24 settembre 2015 – Sarà una tre giorni tutta dedicata al verde quella che, da venerdì 2 a domenica 4 ottobre 2015, farà riscoprire una Milano più a misura di natura grazie all’edizione “zero” di Green City Milano, la manifestazione promossa dal Comune di Milano - Assessorato al Verde - che vedrà oltre 300 eventi diffusi in tutta la città realizzati da oltre 120 enti organizzatori tra privati cittadini, associazioni, cooperative e aziende, con l’aiuto di numerosi volontari, con presentazioni, workshop, percorsi botanici a piedi o in bicicletta, laboratori  per bambini e adulti, e tanti altri appuntamenti aperti al pubblico, alla scoperta di luoghi affascinanti e segreti di Milano. Il programma completo della manifestazione è disponibile sul sito: www.greencitymilano.it
Green City Milano è un evento diffuso, partecipato, pensato da un lato per mettere in rete e valorizzare le eccellenze già attive sul territorio milanese, e dall’altro per raccontare e far conoscere a tutti i cittadini la Milano del verde, delle sue pratiche partecipate e condivise, con l’obiettivo di allargare la comunità di persone che vogliono adoperarsi per una città sempre più “green”.

Milano è una città sempre più verde e, dopo BookCity e Piano City Milano, ecco ora un appuntamento per riscoprire una Milano sempre più verde e vivibile - dichiara Chiara Bisconti, Assessora al Verde del Comune di MilanoCon Green City Milano offriamo ai milanesi una tre giorni di eventi e appuntamenti educativi e di intrattenimento dedicati al verde e diffusi in tutta la città”.

L’INAUGURAZIONE

Ad inaugurare la tre giorni sarà - venerdì 2 ottobre alle 18 -  una grande “festa di paese” ai Giardini della Guastalla, Green Center e polo ufficiale della manifestazione. Per l’occasione tutti i presenti saranno invitati a partecipare a una semina speciale: verranno distribuiti palloncini contenenti semi di fiori e piante, perché possano volare e seminare, non importa dove, forse in zone già rigogliose, o forse in zone poco verdi di tutta la città. Un gesto simbolico per rappresentare la volontà dei cittadini di rendere Milano, insieme, ancora più verde e vivibile.  Alle ore 19 si darà il via alle danze con gli Andrei a Ballare, uno scatenato trio milanese (fisarmonica, chitarra e contrabbasso) tutti di nome... Andrea. Non solo. A seguire cambieranno le melodie ma non l’intensità con gli Arpacadabra. Energia e dolcezza, ritmo ed eleganza per una performance di ballo folk.

GREEN CENTER

Cuore pulsante della manifestazione sarà il Green Center ai Giardini della Guastalla. I più antichi giardini pubblici nel centro di Milano diventeranno il punto di riferimento per tutte le giornate della manifestazione, una casa nel verde dove accogliere e incontrare i milanesi, che ospiterà una moltitudine di eventi. Sarà possibile ad esempio intrattenersi nella Green Library, chiedere consiglio al Medico delle Piante per la cura e la sicurezza delle piante in città; ci sarà ampio spazio dedicato alle attività per i più piccoli, o per appendere sogni e desideri sull’Albero delle Proposte del “Verde che vorrei”. Un’occasione da non perdere anche per ascoltare musica, danzare, incontrare botanici e paesaggisti, maestri giardinieri e appassionate fioriste e provare l’esperienza della semina collettiva.  Per tutta la durata della manifestazione saranno attivi un Info Point, un’area bar e uno spazio dedicato al servizio “Ghe Pensi Mi” del Comune di Milano

PIU’ DI 300 EVENTI IN TUTTA LA CITTÀ

Oltre al Green Center nel Parco della Guastalla, ci saranno diversi Info Point sparsi per la città, dalla Rotonda della Besana alla Darsena e Navigli, dal Parco Sempione al Museo Botanico e Villa Lonati. Oltre 300 eventi organizzati da associazioni e cittadini si alterneranno in maniera diffusa dal centro storico attraverso i quartieri fino alle porte di Milano.

Fra i tanti appuntamenti in programma, per citarne alcuni: l’inaugurazione del nuovo Museo Botanico di Milano sabato 3 alle ore 12, che ospiterà diversi incontri e attività durante la tre giorni / il pic-nic nel Giardino Lea Garofalo proposto da Giardini in Transito, che vedrà l’inaugurazione del nuovo impianto di irrigazione realizzato grazie alla collaborazione con Irritec / in piazza Gae Aulenti, Coop unisce musica e verde con un concerto di pianoforte Vivi Verde / presso lo spazio Vodafone in Darsena l’installazione concerto “Piano Butterflies” / una grande festa sabato sera presso la Cascina Centro Parco Nord per festeggiare i compleanni dei grandi parchi milanesi: i 40 anni di vita del Parco Nord Milano, i 41 di Boscoincittà e i 25 del Parco Agricolo Sud Milano / Cascina Bollate mostrerà ai cittadini il suo "Vivaio dietro le sbarre” curato dai detenuti / il network Non Riservato realizzerà al Parco Sempione Pixel-picnic. Un picnic lungo 1 KM con musica, hacking urbano, sport, urban games, workshop e tanto altro / nel quartiere Isola l’associazione Isola Pepe Verde si mobilita per rinverdire tante piccole e grandi aree del quartiere e far conoscere il suo giardino condiviso / tante le attività a Villa Lonati a cura di Comunemente Verde e Fragaria / all’Expo Gate un’installazione verticale creata dai Vertical Field, realizzatori del campo agricolo verticale del padiglione israeliano all’ Expo / negli orti di via Padova, aMAZElab con Legambiente e Green Island presentano il primo Apiario d'artista / e Green City Milano sarà anche al Mercato Metropolitano sabato sera grazie a Slow Food International con l’evento Disco Soupe / durante la manifestazione sarà possibile visitare la mostra Mito e Natura. Dalla Grecia a Pompei grazie a Electa, Orticola di Lombardia, Aster e ADMaiora con visite guidate gratuite per adulti e bambini.  Sabato in particolare sarà la curatrice della mostra a condurre la visita / Asili, scuole e università partecipano a Green City Milano con svariate attività: dalla visita agli orti scolastici accompagnati dai nonni a progetti della Statale, del Politecnico di Milano e dello IED / sarà possibile visitare terrazzi suggestivi solitamente non aperti al pubblico come il terrazzo del Gruppo Lufthansa, l’orto-terrazzo dello studio di architettura Piuarch e la risaia sul tetto del Superstudio Più / tanti i giardini segreti da scoprire, dallo splendido Giardino della Fede con Green City Italia, ai percorsi di Italian Botanical Heritage, ai giardini “segreti” delle 5Vie / non ultimo, alle porte di Milano, per una gita fuori porta ma in città, diverse attività e una festa nel Borgo di Chiaravalle

Il programma completo è disponibile su: www.greencitymilano.it


martedì 15 settembre 2015

UNIVERSITÀ POPOLARE DI MILANO: UN ANNO MIRABILE

Appuntamento importante quello che si è verificato in occasione dell'ultima  Sessione Esami 2015. La sede ha celebrato la chiusura stagionale dell’anno accademico 2014/2015 relativo al progetto di cultura e formazione dispensato dall’Università popolare di Milano.

L’Università Popolare di Milano è un Ente senza scopo di lucro affiliato alla UUPN (University of United Popular Nations), che svolge attività di formazione universitaria e ricerca scientifica. L’Istituto si ispira ai principi popolari di forte spirito etico che hanno contraddistinto la sua storia fatta anche di nomi eccellenti che vi hanno preso parte, con presupposti storici dal lontano 1901.

Sul sito  www.unimilano.org, nel menu "offerta formativa", potrete trovare  corsi professionali, corsi di laurea e master.

Confederata e accreditata presso la CNUPI confederazione nazionale delle Università Popolari Italiane (Personalità Giuridica D.M 21/05/1991 – Gazzetta Ufficiale del 30/08/1991 n°203 anno 132°).

Convenzionata con il Ministero della Difesa – Roma, Centro di Alti Studi per la Difesa, è attualmente affiliata con Università nazionali ed internazionali.

Nel 2008 l’Università Popolare di Milano diviene co-fondatrice dell’University of United Popular Nations UUPN, con il fine di attivare politiche di sviluppo internazionali per gli aiuti alle comunità. E’ attualmente presente in Africa, in partnership con le Università di Ouagadougou (Burkina Faso) e Bouaké (Costa d’Avorio).

In Italia le prime Università Popolari furono organizzate negli ultimi decenni del secolo scorso. 
La Scuola allora era privilegio di pochi, l'Università appariva ancora più inaccessibile.
Le Università Popolari, iniziarono dunque ad impegnarsi non soltanto istruendo un numero sempre crescente di cittadini di ogni età e condizione sociale, ma anche coinvolgendo professionisti ed illustri uomini di cultura che desideravano offrire parte del loro tempo e delle loro competenze in questa impresa che appariva loro come una sfida affascinante e, per l'epoca, "anticonformista". 


domenica 13 settembre 2015

IBM CREA UNA NUOVA COMMUNITY SU INTERNET OF THINGS PER GLI SVILUPPATORI

Grazie alla possibilità di collegare i dispositivi IoT a IBM Bluemix gli utenti potranno eseguire l’analisi dei dati avanzata, utilizzare l’apprendimento automatico e sfruttare gli ulteriori servizi di Bluemix.
Armonk, NY - IBM ha annunciato una nuova community IBM developerWorks Recipes, pensata per aiutare gli sviluppatori, dai principianti ai più esperti, a collegare in modo semplice e veloce i dispositivi Internet of Things (IoT) al cloud e a utilizzare i dati derivati da tali dispositivi connessi.
Gli utenti di developerWorks Recipes possono usufruire della Platform-as-a-Service di IBM, Bluemix, per implementare prototipi per incorporare l’analytics avanzata e l’apprendimento automatico nei dispositivi e nelle applicazioni IoT. Alcuni esempi:
  • Comprendere le prestazioni dei veicoli analizzando i dati provenienti dal sistema di diagnostica di bordo.
  • Collegare il monitoraggio delle condizioni delle macchine in tempo reale con l’asset management di IBM, per monitorare qualsiasi aspetto: dallo stato di salute degli elettrodomestici alle ruote di un vagone ferroviario.
  • Individuare tendenze e ottenere soluzioni a problemi comuni attraverso la rappresentazione grafica dei dati storici e in tempo reale derivati dai dispositivi IoT.
Secondo le previsioni di Gartner, Inc., nel 2015 saranno in uso 4,9 miliardi di oggetti collegati, con un aumento del 30 percento rispetto al 2014, e tale numero raggiungerà i 25 miliardi entro il 2020
Grazie alla possibilità di collegare i dispositivi IoT a IBM Bluemix, annunciato da IBM nel 2014 con un investimento da 1 miliardo di dollari e che oggi conta più di 100 tool e servizi, compresi quelli open source, gli utenti potranno eseguire l’analisi dei dati avanzata, utilizzare l’apprendimento automatico e sfruttare gli ulteriori servizi di Bluemix. Ad esempio, l’archiviazione dei dati, la modellazione predittiva e l’analisi dei dati geospaziale possono aiutare gli utenti a comprendere meglio i dati presenti sui loro dispositivi e contribuire inoltre ad accelerare l’ecosistema IoT. 
“IBM è da tempo leader nell’offerta di strumenti innovativi che consentono agli sviluppatori di creare le applicazioni del futuro. Ora IBM espande questa offerta in modo tale che chiunque, dal principiante del software all’ingegnere hardware esperto, possa accedere in modo semplice e veloce a materiali in grado di fornire una guida alla creazione, alla gestione e al collegamento dei dispositivi IoT tra loro e con il cloud”, spiega Christopher O’Connor, General Manager, Offerings, Internet of Things, IBM. “Con developerWorks Recipes, IBM fornisce un facile accesso a nuove funzionalità di analytics e informazioni operative che sfruttano la vasta mole di dati derivati dagli innumerevoli dispositivi, elettrodomestici o automobili connessi”.
Gli sviluppatori e l’ecosistema IoT stanno già approfittando della nuova community IoT di IBM: 
“Per anni le aziende hanno costruito le loro applicazioni machine-to-machine e IoT essenzialmente da zero. IBM developerWorks Recipes consente alle aziende di trarre profitto dalle lezioni apprese da altri sviluppatori, al fine di semplificare il processo, un obiettivo a cui MultiTech si dedica da più di 40 anni”, spiega Daniel Quant, Vice President Product Management, MultiTech Systems. “Con l’aiuto di IBM noi e i nostri clienti possiamo collegare i dispositivi rapidamente e con funzionalità di sicurezza al cloud IBM, con l’obiettivo ultimo di trasformare i nostri processi di business e la nostra efficienza".
"Gli sviluppatori non possono essere esperti di ogni nuovo aspetto che si aggiunge all’IoT”, commenta Jone Rasmussen, General Manager di Bitreactive, startup di strumenti per gli sviluppatori IoT. "Per controllare i costi dei progetti IoT, gli sviluppatori hanno bisogno di modi semplici e ripetibili per estrarre rapidamente i dati dai dispositivi. IBM developerWorks Recipes è la piattaforma ideale per farlo. Riunisce le community degli sviluppatori embedded e cloud in un unico luogo. Qualsiasi sviluppatore IoT su cloud può ora trovare e riutilizzare facilmente i nostri template, per produrre dati intelligenti al margine della rete. Con developerWorks Recipes, IBM dimostra di sapere ciò che serve per facilitare la vita degli sviluppatori”. 
"Gli ecosistemi che ruotano intorno all’IoT sono complessi e questa complessità rende più difficile per le aziende trarne reali vantaggi di business”, commenta Tony Milbourn, Vice President Corporate Strategy, u-blox. "Per ridurre questa complessità, in particolare nell’Internet of Things that Really Matter, u-blox ha combinato i suoi solidi prodotti e soluzioni di posizionamento attraverso cellulari o reti a corto raggio alle funzionalità di analytics e gestione dei deep data contenute nella piattaforma cloud Bluemix di IBM. DeveloperWorks Recipes apporta ricette, tool e prototipi che mostrano ai clienti i vantaggi, facilitano l’implementazione e soprattutto forniscono informazioni sul modo migliore per ridurre il rischio. La combinazione di IBM e u-blox è ideale per attori globali nel mercato automobilistico, industriale e professionale". 
IBM developerWorks Recipes è attualmente aperto a chiunque voglia usufruire dei contenuti IoT esistenti, crearne di nuovi e condividerli con la community: https://developer.ibm.com/recipes 
Note:
1. Comunicato stampa Gartner, Gartner Says 4.9 Billion Connected “Things” Will Be in Use in 2015, 11 novembre 2014, http://www.gartner.com/newsroom/id/2905717

martedì 8 settembre 2015

PARTE DIGITALY: PER RENDERE LE IMPRESE COMPETITIVE

Per competere le imprese hanno bisogno del web: social media, ecommerce, Crm.
Tappa piemontese per il tour che vuole promuovere la digitalizzazione delle Pmi.


Digitaly, il progetto sulla digitalizzazione delle piccole imprese, realizzato da CNA a livello nazionale in partnership con Amazon, Google, SeatPp e Registro.it, si svolgerà a Torino il 13 ottobre nell’innovativa location del Toolbox (via Agostino da Montefeltro). Digitaly mira a contribuire al processo di digitalizzazione delle imprese italiane attraverso una diffusa e innovativa azione di contaminazione su tutto il territorio nazionale.

Le Pmi rappresentano più del 99% delle aziende italiane: sono 4 milioni; producono circa il 70% del fatturato; danno lavoro all’80% degli occupati del nostro Paese. Per espandere il loro potenziale sui mercati globali, gli strumenti digitali sono sempre più necessari. Strumenti quali, per esempio i sistemi gestionali avanzati, l’utilizzo di Internet orientato al business, l’impiego della rete per l’ecommerce, la gestione di clienti e fornitori, il Crm, la fatturazione elettronica, i rapporti con le banche e la pubblica amministrazione, il recruiting, un efficace sito Internet, strategie digitali sui Social Media. Gli imprenditori italiani hanno bisogno di questi strumenti per competere, avere maggiore visibilità ed efficienza e aumentare la loro capacità di sviluppo.




La digitalizzazione rappresenta un’importante opportunità per le Pmi: un fattore fondamentale per aiutarle a implementare strategie competitive orientate, per esempio, all’innovazione, alla riduzione dei costi o all’internazionalizzazione. Su questi temi la CNA Torino si è già spesa molto negli ultimi anni, organizzando eventi a tema e patrocinando iniziative come l’Ecommerce Day alle quale invita sistematicamente i propri associati e realizzando anche un volume specifico dal titolo emblematico offerto gratuitamente ai Soci: «Internet per l’artigianato e la piccola impresa». Il progetto Digitaly prevede una serie di eventi su tutto il territorio nazionale, organizzati dalle CNA territoriali in partnership con Amazon, Google, SeatPg e Registro.it per mettere in relazione fra loro le imprese e favorire il trasferimento di conoscenze e strumenti per diffondere la cultura digitale.



In ogni singolo evento, e sul web, saranno approfondite varie tematiche e attività, tra le quali le seguenti: a) Web e comunicazione: l’importanza di Internet e principali trend, l’evoluzione della comunicazione su più schermi e l’impatto delle tecnologie mobile, scegliere il proprio nome in rete, nome e dominio della propria attività; b) Digitalizzazione dell’azienda: software e sistemi gestionali, cloud computing e soluzioni mobile, valore e canali dell’e-commerce, come e perchè vendere on-line; c) Digital Marketing: sviluppare una presenza online con il sito web e sui social network, strategie branding e performance, i principali strumenti online quali Sem, display, video, analytics, internazionalizzazione ed export online; d) Privacy ed aspetti legali: la protezione dei marchi in Internet, siti web e normativa, newsletter e aspetti legali, campagne pubblicitarie on line nel rispetto delle regole.


Ogni evento Digitaly si compone di due parti: la prima è strettamente tecnico-formativa ed è condotta dai partner e dalle aziende digitali del territorio; la seconda è un vero e proprio business match tra le imprese tradizionali e le imprese digitali, per avviare un possibile scambio di competenze e reali opportunità commerciali. Per registrarsi all’evento di ottobre ed avere maggiori informazioni le imprese associate alla CNA possono consultare il sito web: www.digitalyimprese.it

giovedì 27 agosto 2015

ISOLA DI EINSTEIN 2015: DUE SERATE SPECIALI AL TRASIMENO TRA MUSICA E UNIVERSO

Musica e grandi domande sull’Universo per due serate speciali al lago Trasimeno. L'edizione 2015 dell'Isola di Einstein, in scena dal 4 al 6 settembre a Isola Polvese con 50 spettacoli e ospiti internazionali da 9 Paesi del mondo, si arricchisce di due appuntamenti “in notturna”. Nella serata di venerdì 4 protagonista la musica. A salire sul palco della prima rassegna internazionale di spettacoli scientifici in Italia il Riciclato Circo Musicale. Sabato, invece, spazio all’Universo, con il presidente dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Fernando Ferroni e l'artista Syusy Blady, popolare cabarettista e conduttrice televisiva, che dialogheranno sulle note jazz del pianista Giovanni Guidi. In occasione dell’Isola di Einstein Umbria Mobilità Esercizio garantirà il servizio di collegamento tra il molo di San Feliciano e isola Polvese fino alle ore 24.
“Non buttate via nulla, suonatelo” – La musica, all’Isola di Einstein, parla il linguaggio della scienza, dell’innovazione e della cultura del riuso. Il Riciclato Circo Musicale è una band nata nel 2006. Quattro musicisti provenienti da generi ed esperienze artistiche completamente differenti, ma con una caratteristica in comune: la passione per la ricerca e la continua sperimentazione sonora.
Il gruppo utilizza materiali di recupero ed oggetti di uso commune per costruire strumenti di ogni tipo, dai più classici e contemporanei, come la Cassettarra, il Bassolardo, la Buzzeria, ai più tradizionali-etnici, come lo Stirofon, lo Sgambè o il Barattolao, fino ad arrivare alla creazione, invenzione di nuovi strumenti come la Medusa e il Lavandaizer. Da alcuni anni i Riciclato Circo Musicale stanno esplorando il mondo dei nuovi rifiuti tecnologici e del loro riutilizzo attraverso la musica, questa deformazione professionale votata alla ricerca ha spinto il gruppo a creare un nuovo genere musicale, appunto l’Elettrodomestica. Un bosco inesplorato di suoni incredibili, prodotti usando rifiuti e materiali di scarto elettronici come vecchie radio o elettrodomestici vari. Questi rifiuti contemporanei hanno generato una nuova famiglia di strumenti, quindi un nuovo stile di musica fatto di composizioni e brani originali che mescolano timbri inaspettati allo stile world/pop dei Riciclato Circo Musicale. Il Lavandaizer (un sintetizzatore analogico fatto di casalinghi, elettrodomestici e giochi elettronici per bambini), il Radiomin (un complesso di radio am/fm che suona come un Theremin), il Vignarolophon (un asciugacapelli che suona come un flauto) e decine di altri strumenti musicali incredibili, tutti costruiti trasformando materiali di scarto, compongono lo strumentario dei Riciclato Circo Musicale.
“Dialoghi cosmici” - A cento anni dalla formulazione dellaTeoria della Relatività generale è sempre più vivo il fascino delle domane che ci interrogano sulla natura dello spazio e del tempo, sulle origini dell'Universo e sul suo destino. All'isola di Einstein se ne parla con un linguaggio ricco e leggero in un dialogo spensierato e profondo tra il presidente dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Fernando Ferroni e la popolare cabarettista e conduttrice televisiva Syusy Blady. Il botta e risposta sarà coordinato e animato da Stefano Sandrelli, astrofisico dell'Inaf-Osservatorio Astronomico di Brera, scrittore e giornalista scientifico. Ad arricchire ulteriormente la serata “Piano solo” di Giovanni Guidi, un concerto dal vivo sotto le stelle di uno dei pianisti più interessanti e originali della scena italiana con la sua musica che colpisce per originalità e per luminosa e intensa emotività.

sabato 22 agosto 2015

EXPO 2015: CON OLTRE 10 MILIONI DI BIGLIETTI VENDUTI È GIÀ SUCCESSO

Con 10 milioni di biglietti già venduti e oltre 3 milioni di visitatori solo nei primi 3 mesi l'Expo è già un successo!  E da oggi il contatore degli ingressi è online su http://www.expo2015.org/it.

In agosto, poi, per le persone con reddito inferiore a 10 mila euro entrata gratuita a Expo 2015 e biglietto del treno a metà prezzo. Su Quotidiano Piemontese le modalità di accesso.

Per gli studenti biglietti di ingresso a 10 € 

E per tutti ingresso dopo le 19 sempre a 5 € per tutto il periodo di apertura. 






Oltre 3 milioni (3,3 milioni  per l'esattezza al 13 agosto) i visitatori all'Expo 2015 e oltre 10 milioni i biglietti già venduti. 

venerdì 14 agosto 2015

50.000 presenze all'undicesima edizione del TolfArte

Sfiorate le 50.000 presenze a Tolfa per i tre giorni del TolfArte - Festival Internazionale dell'Arte di strada e dell'artigianato artistico, patrocinato EXPO MILANO 2015.


Una undicesima edizione di grande successo che ha coinvolto attivamente e positivamente artisti, cittadinanza, delegazioni straniere, turisti, visitatori. Tanti spettatori giunti dalla Provincia di Roma, dalla Capitale e anche altre zone di Italia. Tra loro anche tanti operatori del settore Cultura, Arte e media provenienti da Roma, che hanno commentato con grande entusiasmo la atmosfera inedita, totalmente originale che questo evento ha saputo creare, a partire dalla competenza, armonia e accoglienza che contraddistingue l'affiatatissima Comunità Giovanile di Tolfa, un gruppo di 50 giovani under 35 guidati da Fabio Fronti che è il grande motore del festival.

Grande partecipazione e gradimento della cittadinanza e degli esercizi commerciali, che hanno commentato l'edizione 2015 del Festival come la più bella e partecipata sino ad ora, e che hanno accolto il pubblico con il calore che contraddistingue Tolfa stessa, inserita proprio per le sue risorse e la sua ricettività a misura d'uomo nel network Cittaslow. 
Significativa la commozione dalla delegazione norvegese venuta dalla città di Nesodden, con cui Tolfa ha sottoscritto venerdi 7 agosto un gemellaggio culturale. Grande entusiasmo anche nella delegazione Maltese con cui Tolfa ha un gemellaggio ormai da più di dieci anni.
La presenza di tanti artisti stranieri in cartellone, provenienti da 12 Paesi diversi, ha sicuramente arricchito di colore e di contenuti una edizione da sempre ricca di stimoli culturali, artistici, sociali, formativi.

Rilevata anche la qualità della selezione degli artisti, accuratamente scelti tra le migliaia di richieste di adesione giunte nel corso dell'anno, sulla base dell'originalità delle oltre 100 performance, delle creazioni artigianali e delle opere visive.
Suggestivo il percorso di 1500 metri allestito in gran parte con le spettacolari scenografie e istallazioni dell'eclettico artista tolfetano Riccardo Pasquini.

Grande divertimento finale con la coloratissima Vivaldixie Street band che per due giorni ha animato le strade di Tolfa, con gli Appiccicaticci e con lo spettacolo di Dario Vergassola, che ha riunito il pubblico all'insegna di musica e comicità, e che si è complimentato con l'organizzazione e con la città stessa di Tolfa, trattenendosi piacevolmente anche dopo il concerto, fino a notte fonda, con lo staff, artisti e fan per chiacchiere, foto, aneddoti. 
Il divertimento del pubblico e degli artisti partecipanti si è spinto, nelle tre giornate, sino a tarda notte.

Grande collaborazione e scambio anche tra gli artisti e staff. In particolare, il regista Marco Bartolomucci, organizzatore di una mini rassegna di documentari e corti all'interno del TolfArte, che ha messo a disposizione le sue competenze anche per l'organizzazione del festival.

Importante la macchina organizzativa, per la quale la Comunità Giovanile e il Comune di Tolfa ci tengono a sottolineare i ringraziamenti per la Protezione Civile di Tolfa e quelle di Allumiere, Cerveteri, Santa Marinella e Canale Monterano. Fondamentale il supporto della Croce Rossa, dei vigili urbani, del Corpo Forestale e dei Carabinieri, per le apprezzatissime navette quello della Seatour, oltre a quello di tanti volontari e cittadini che hanno supportato in modi diversi il grande successo di questa edizione.



Per info: www.tolfarte.it



Partner della manifestazione, la Fondazione CARICIV, Mecenate, Scuderie MarteLive, l'Associazione Artenonsoloarte e, naturalmente, il Comune di Tolfa. 
Main sponsor della manifestazione, ENEL, Golden Sponsor SICOI.



LINK
Sito: www.tolfarte.it
Promo 2015: https://www.youtube.com/watch?v=yFCb--HXIKQ
Promo 2013: https://www.youtube.com/watch?v=LXfGJLlafcE
Facebook: https://www.facebook.com/TolfArte
Evento Facebook: https://www.facebook.com/events/495082790650335/



CONTATTI
Associazione Comunità Giovanile Tolfa info@giovanitolfa.it
Ufficio Stampa TolfArte Fiorenza Gherardi De Candei
Tel. 328/1743236 E-mail fiorenzagherardi@gmail.com

giovedì 13 agosto 2015

COME COMUNICA UN'AZIENDA

Che tu sia un semplice blogger o il direttore marketing di una grande azienda non fa alcuna differenza: l'immagine è tutto e non è il marketing che lo ha deciso. Semmai il marketing ha avuto il pregio di creare delle semplici regole di comportamento, definendo norme nella comunicazione di una attività aziendale o noprofit che sia. E non solo nella comunicazione di un prodotto o di un servizio: ma anche di una idea, di un progetto, di un obiettivo.  

Un noto proverbio dice “L'abito non fa il monaco” per dire che non bisogna soffermarsi all’apparenza per scoprire ciò che si ha di fronte.
Peccato che la realtà sia un’altra.
Il nostro cervello, che lo si voglia o no, impiega spesso solo una frazione di secondo per valutare una cosa nuova e dare un giudizio. È ciò che gli psicologi chiamano "inferenza".  Abbiamo quindi pochi secondi per stabilire un buon rapporto attraverso il canale della comunicazione non verbale, per esprimere la nostra essenza, per comunicare il nostro messaggio.

Per qualsiasi attività tu svolga, specialmente se si tratta di una attività non conosciuta, l'identità, la prima impressione è molto importante. Più importante a volte del contenuto. 
L’identità di una azienda, di qualsiasi attività, va costruita, e una volta che la si è creata si deve stare attenti a curare tutti i dettagli per non perdere credibilità
Per questo cercheremo di stilare una sintetica checklist utile da tenere a mente per non perdere coerenza comunicativa.
LA CORPORATE IMAGE 
 
Sia che tu abbia un semplice blog, o un canale Youtube come Favij, o tu sia al timone di una delle più importanti multinazionali come Google, quando si parla di una azienda dobbiamo pensare come se avessimo da curare l'immagine di un essere umano.  Ciò che contraddistingue la tua attività e la differenzia dalle concorrenti è l'identità. Come quella di un personaggio o di una persona in carne ed ossa anche quella di una azienda va costruita nel tempo, giorno per giorno, in modo da essere riconoscibile dagli utenti, stimata e apprezzata. Ma soprattutto ricordata. 
L’immagine di una azienda deve rispettare la sua mission, gli obbiettivi, il target, lo stile, i metodi manageriali e la comunicazione a 360°, interna, esterna, di prodotto, visiva. Tutti gli elementi devono essere coordinati fra loro in modo armonico, come a costruire una melodia senza stonature.
Con immagine coordinata si intende generalmente in ambito comunicativo l’immagine grafica, l’identità; visiva dell’azienda, ciò che andremo ad analizzare.
Il set aziendale di base è costituito da:
  • Logo (o logotipo) e marchio. Non sono  sempre la stessa cosa. 
  • Carta intestata e busta coordinata alla carta intestata, biglietto da visita
  • Volantini, manifesti, brochure, ecc 
  • Sito web
  • Social Network (ormai indispensabili) 
Utilissimi spunti ed ispirazioni si possono trovare nella molto famosa serie di libri Letterhead & Logo Design, dell’editore americano Rockport Publishers specializzato in questo genere di pubblicazioni.
Oltre questi ci sono ulteriori elementi che non vanno persi di vista, primo fra tutti la brochure illustrativa dell’attività; o dei principali prodotti dell’azienda, seguito dalla pubblicità, predisposta per qualsiasi mezzo, dal cartaceo, al televisivo, al web. Per realizzare carta intestata, buste biglietti da visita volantini, pieghevoli, manifesti e brochure esistono servizi on line come Flyeralarm. Servizi come questo vi faranno risparmiare tempo e soldi. 
I vari elementi visivi devono tutti essere correlati fra loro e seguire lo stesso filo narrativo senza deviazioni.
Il set aziendale di base può subire dei restyling nel lungo periodo. È logico anche per gli elementi di sostegno al marchio, come il packaging, che sono dei puri prodotti creativi e, in quanto tali, non devono essere ripetitivi altrimenti diventano monotoni per chi riceve il messaggio.
IL VISUAL, QUESTO SCONOSCIUTO 
Il visual da utilizzare nelle brochure o nel sito web non servono semplicemente come abbellimento ma devono concorrere a comunicare la mission dell’azienda. 
Innanzitutto devono utilizzare delle ottime foto professionali, non ci si può affidare a scatti “casalinghi”, benché certamente meno costosi. Non ci crederete ma questo è l'errore che commettono anche validi imprenditori: affidarsi a scatti effettuati frettolosamente con smartphone  o di scarsa efficacia per presentare la propria attività. L'immagine è tutto: non avrete una seconda opportunità per farvi notare.
Se non volete rivolgervi a un fotografo professionista, potreste partire dalle numerose immagini che raccolgono i migliori scatti di professionisti dell’obbiettivo. Una lista di banche immagini free, oppure con poca o media spesa potrete usufruire dei servizi di Getty Images, ShutterStock, Veer e tanti altri.
MARCHIO O LOGOTIPO? 
Il marchio è il nome dell'azienda, il logotipo è la sua descrizione grafica. A volte marchio e logotipo sono indistinguibili tra loro (pensate al marchio della Coca Cola). Generalmente con la parola "logo" si intende sia marchio che logotipo. Ma non sempre è così.  Il Marchio Nike ad esempio si è evoluto nel tempo per assumere la classica immagine a sbuffo. Ma anticamente era la scritta NIKE ad assumere una valenza "comunicativa". Il marchio ha lasciato in questo caso spazio al logo proprio perché ormai la grafica Nike è diventata una icona universale.
Un logo o logotipo è la scritta che solitamente rappresenta un prodotto, un servizio, un'azienda o un'organizzazione. Tipicamente è costituito da un simbolo o da una versione o rappresentazione grafica di un nome o di un acronimo che prevede l'uso di un lettering ben preciso (normalmente realizzato ad hoc per lo scopo). Il marchio è un qualunque segno suscettibile di essere rappresentato graficamente, in particolare parole, compresi i nomi di persone, disegni, lettere, cifre, suoni, forma di un prodotto o della confezione di esso, combinazioni o tonalità cromatiche, purché siano idonee a distinguere i prodotti o i servizi di un'impresa da quelli delle altre.
TENIAMO PRESENTE CHE 
  • Il Marchio è il nostro biglietto da visita e racchiude in sé l’essenza dell’azienda.
  • Il suo simbolismo deve con un segno esprimere e identificare contenuti a volte anche molto difficili La sua durata deve essere illimitata, deve sopravvivere a tutte le possibili esigenze ed evoluzioni che un’azienda può decidere di attuare nel corso degli anni. 
  • Una campagna pubblicitaria può avere vita breve ma un marchio deve oltrepassare ogni moda del momento e resistere all’usura del tempo. 
Se la vostra attività è ancora ignota al pubblico, dovrete dotarvi di un marchio significativo. Registrarlo presso la camera di commercio per non farvelo copiare, e creare il cosiddetto "manuale d'uso".
Per creare un marchio i costi vanno da 2000 € a circa 100.000 €. La differenza dipende dall'agenzia che interpellerete per coniare la vostra immagine di appartenenza.  Se il vostro budget è limitato vi consigliamo alcuni dei servizi della rete come LogoTournament, dove con poche centinaia di euro avrete la possibilità di orientarvi tra migliaia di grafici professionisti a disposizione per creare la vostra eccellenza visiva. 
Pensiamo ad esempio al marchio Apple. Quanti di voi conoscono il primo marchio, quello in bianco e nero?
In origine, il marchio della compagnia era qualcosa di totalmente inadatto al mercato e al prodotto. Il nome Apple prese origine dalla “mela” che cadendo sulla testa di Isaac Newton fece balenare al fisico la teoria dei gravi. Il logo originario riproduceva Isaac Newton intento a leggere un libro appoggiato ad un melo. Steve Jobs però si dimostrava poco soddisfatto del risultato e commissionò a Rob Janoff dell’azienda Regis McKenna il restyling del marchio. Quello nuovo raffigurava una mela colorata a strisce con i colori dell’arcobaleno, che divenne il simbolo dell’azienda fino al 1999. Il morso alla mela sembra invece nascere da un gioco di parole, con byte (8 bit) e bite (morso). Il tutto venne semplificato, prima solo con la mela, poi, con lo slogan “taking a bite of the Apple” (dove “bite”, morso, è pronunciato nello stesso modo di “byte”, l’unità di misura delle informazioni digitali) e infine modificando ulteriormente il logo, aggiungendo un morso che rendesse il prodotto simile al "peccato originale" con cui Adamo rinunciò all'Eden in cambio di un bene terreno. Un bene costoso ma che evidentemente era appetibile quanto la libertà. Il marchio Apple spopolò anche per le sue tinte multicolori che tanto costarono ma anche tanto resero in termini di visibilità, perfette per una generazione legata alla policromia come quella di fine anni 80 inizio 90.
Questo può darvi una idea della potenza del marchio nella strategia comunicativa di una azienda. 
La registrazione del marchio presso la Camera di Commercio è una operazione molto semplice e non comporta che poco più di un centinaio di euro di investimento e un paio di giorni di tempo (sul territorio italiano). Sarete così al sicuro dalla possibilità che qualun'altro vi porti via l'immagine della vostra attività. informatevi presso la Camera di Commercio della vostra città. 
Tutte le linee guida di comportamento sul trattamento dei logo e dei colori aziendali di cui abbiamo parlato sono generalmente raccolti in quello che è comunemente chiamato manuale d'uso. Il manuale d'uso del marchio non è legato solo alle attività commerciali. È presente anche negli enti pubblici. Ad esempio il Comune di Torino, la Regione Piemonte, la Regione Sardegna, ma anche Università, come la più antica d'Italia, quella di Bologna
Particolarmente utile nel caso di grosse multinazionali con diverse filiali in tutto il mondo, il Manuale d’immagine contiene tutte le linee guida necessarie alla corretta riproduzione dell’identità; visiva di un’azienda ed è un ottimo strumento di comunicazione interna.
Le annotazioni di questo documento sono generalmente molto precise e vanno dalla completa e dettagliata descrizione del logotipo aziendale e sue varianti, dimensioni, font, proporzioni, sfondi su cui utilizzarlo, colori espressi in notazione tipografica internazionale, all’impaginazione degli stampati, brochure, modulistica, merchandising, arredo dei punti vendita, disposizioni delle insegne, packaging.

RIASSUMENDO 
Ecco una brevissima checklist da tenere sempre sottomano nel caso in cui il lavoro che stiamo svolgendo sia per una azienda che non dispone del proprio manuale d’immagine.
Non variare il logo. Un marchio ha sicuramente una storia: cerchiamo di capire come è nato, quando è nato. Variare un marchio sarebbe come fare una plastica facciale a una persona. Non si riconoscerebbe più. Ci devono essere validi motivi per variare un marchio, e vanno documentati,
Rispettare i colori istituzionali. Se sono stati scelti quei colori c’è sicuramente una motivazione dietro, se invece sono stati scelti a caso comunque non spetta a noi modificarli, a meno ovviamente che non ci sia stato richiesto un restyling dell’immagine aziendale.
Creare legami semantici fra i diversi piani visivi. Facciamo in modo che tutti gli elementi che costituiscono l’oggetto grafico che dobbiamo creare concorrano a creare il messaggio, colleghiamo fra loro le immagini, con gli sfondi e i testi e l’insieme risulterà; più armonico. Realizzare un coordinato aziendale adatto alla vostra attività sfruttando i vari servizi presenti su web. 
Ovviamente non è sufficiente questo breve articolo per comprendere tutto quanto venga appreso da un esperto in visual che dedica anni della propria vita per comprendere le tecniche di comunicazione visiva. Ma speriamo di avervi dato almeno modo di comprendere le difficoltà di questa attività. E approfondire tali aspetti. Abbiamo visto come il creare degli elementi d’immagine visiva coerente con l’idea che l’azienda vuole dare di sé e del suo lavoro serva a rendere più forte l’identità. Per sapere come trasmettere questa identità attraverso i social network, prepareremo un successivo articolo. Affronteremo così due argomenti spinosi ma molto importanti: la scelta e l'impostazione  del sito web e l'uso dei social network per il successo della vostra attività. Continuate a seguirci.  Domande? Scrivete a redazione@gravita-zero.org

lunedì 27 luglio 2015

DAL MIUR 600.000 EURO A SOSTEGNO DEI GIOVANI RICERCATORI

Il fondo viene stanziato in particolare per  due ricerche dell’Università di Milano-Bicocca. I progetti fanno parte del programma SIR (Scientific Independence of young Researchers) a sostegno dei giovani ricercatori. Oggetto delle due ricerche sono il miglioramento degli strumenti contro l’evasione fiscale e lo sviluppo di biomarcatori in campo oncologico.

Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha finanziato con 584.540 euro due progetti dell’Università di Milano-Bicocca nell’ambito della medicina e dell’evasione fiscale. I progetti fanno parte del programma SIR (Scientific Independence of young Researchers), destinato a sostenere i giovani ricercatori nella fase di avvio della propria attività di ricerca indipendente e avranno una durata di tre anni.


I progetti finanziati

Quali sono i Paesi dove il sistema fiscale funziona meglio? I metodi di accertamento del reddito possono essere migliorati? “ETAPT Estimated Tax Assessments and Presumptive Taxation: a Comparative Analysis”, coordinato da Nicola Sartori, ricercatore in Diritto tributario presso l’Università di Milano-Bicocca, è il progetto di ricerca nato per migliorare gli attuali strumenti di accertamento fiscale. Per la prima volta in Italia verranno analizzati, in modo comparato e interdisciplinare, gli strumenti con i quali il fisco determina il reddito di persone fisiche e imprenditori, a partire dal redditometro e dagli studi di settore. Incrociando variabili giuridiche con variabili economiche, Sartori studierà le criticità e i punti di forza dei sistemi che combattono l’evasione fiscale. Tra i focus del progetto di ricerca, lo studio dei criteri di equità, efficienza e semplicità dei sistemi fiscali di Italia, Germania, Spagna e Stati Uniti. Il finanziamento MIUR per questo progetto è di 308.000 euro.

“IDEA - Innovative DEsigns and statistical Approaches for biomarker development”, coordinato da Paola Rebora, ricercatrice in Statistica medica presso l’Università di Milano-Bicocca, affronta i problemi metodologici e statistici legati all'identificazione dei biomarcatori, indicatori misurabili di uno stato biologico, e al loro utilizzo negli studi sperimentali e nella pratica clinica. In particolare, il progetto si propone di sviluppare nuove metodologie statistiche per identificare i biomarcatori che possano realmente contribuire a migliorare la diagnosi, l’individualizzazione della terapia e la prognosi, con particolare attenzione ad un uso parsimonioso delle risorse disponibili. Il progetto di Rebora riguarderà le diverse fasi di sviluppo di un biomarcatore, dalla sua identificazione alla validazione. IDEA trova applicazione principalmente in campo oncologico, ma ha potenziali sviluppi in tutti gli ambiti della medicina. Il finanziamento MIUR per questo progetto è di 276.650 euro.

venerdì 24 luglio 2015

UNIVERSITÀ POPOLARE DI MILANO: FRANCO PERETTI E LE TRE "T" DI PAPA FRANCESCO

Di seguito presentiamo il testo dell'articolo del Prof. Franco Peretti, docente presso l'Università Popolare di Milano e referente per il Piemonte della Fondazione “Sorella Natura”.

"Canonization 2014- The Canonization of Saint John XXIII
and Saint John Paul II (14036966125)" di Jeffrey Bruno
from New York City, United States
Da Santa Cruz in Bolivia, durante il suo recente viaggio in alcuni paesi dell’America Latina, partecipando al secondo incontro mondiale dei movimenti popolari, papa Francesco ancora una volta ha fatto sentire la sua voce per proclamare i diritti sacri, così li ha definiti il pontefice, dell’uomo, evidenziando in particolare il diritto alla terra, alla casa e al lavoro. Per inciso va sottolineato che, parlando in spagnolo, ha usato “tierra”, “techo” e “trabajo” e quindi è stata coniata da Francesco l’espressione “i diritti delle tre T”. Già queste poche parole sarebbero sufficienti per dare spazio ad interessanti e significative considerazioni filosofiche e giuridiche, perché Francesco ha contribuito per alcuni aspetti ad introdurre il superamento della dottrina dei diritti naturali. L’uomo in altre parole non ha solo dei diritti, che gli competono in quanto uomo, ma addirittura quegli stessi diritti sono il dono della volontà del Creatore. Poiché questi tre diritti non sono ancora riconosciuti non solo in America Latina, ma in molte parti del mondo, per Francesco è necessario un cambiamento. 
 
Il processo del cambiamento 

Anche nel richiamo al cambiamento emerge la novità del pensiero del Vescovo di Roma. Dice infatti il papa che c’è necessità di cambiamento in tutta l’ America latina, c’è necessità di cambiamento in tutto il mondo perché “ ci sono contadini senza terra, molte famiglie senza casa, molti lavoratori senza diritti” e questa è situazione non più tollerabile, che richiede una radicale azione, Se vogliamo possiamo dire che in questa presa di coscienza sta la novità di Francesco_ alle condanne di San Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI aggiunge lo spirito francescano della necessità dell’azione, di un azione di rinnovamento, che deve coinvolgere tutti, in particolare i poveri, perché a loro spetta il compito fondamentale in questo processo di cambiamento. E anche su quest’ultimo modo di dire, processo di cambiamento, c’è una sottolineatura del Pontefice. Dice infatti di apprezzare queste parole, che ha trovato in diversi documenti dei movimenti popolari, perché ritiene che parlare solo di cambiamento significa avere una visione statica e soprattutto significa fare riferimento ad un evento, che cade sull’umanità, che è chiamata a sopportarne le conseguenze, in una situazione, che la vede totalmente passiva. Parlare invece di “ processo di cambiamento” significa invece fare riferimento all’azione di una comunità, che agiusce e sceglie di essere protagonista degli eventi. Nell’ uomo d’oggi c’è un’ attesa, c’è un forte desiderio di essere protagonista del cambiamento, che diventa molto urgente. “ Non c’è più tempo per aspettare” esclama il pontefice “il tanfo del marcio è molto forte. L’intero sistema socioeconomico rovina la società, condanna l’uomo e lo fa diventare schiavo”. Particolare non secondario, ma tutto francescano: non è sufficiente denunciare e diagnosticare il malanno: “ Noi oggi soffriamo di un certo eccesso diagnostico, che a volte ci porta ad un pessimismo parolaio o a crogiolarsi nel negativo.” Urge agire. 

I Poveri protagonisti del processo di cambiamento 

Il papa dà anche una risposta alla domanda “ Chi sono i protagonisti del cambiamento? “ I protagonisti del cambiamento sono i poveri, gli umili, coloro, che vivono nelle periferie, sopportando ogni giorno le difficoltà della vita, coloro che con il loro eroismo giornaliero affrontano i problemi della sopravvivenza. Queste persone sanno creare un rapporto con gli altri, iniziando così a realizzare concretamente quella che papa Francesco chiama “ la cultura dell’incontro”, quella cultura che crea rapporti umani, perché, dice il pontefice, “ non si amano né i concetti, ne le idee, si amano le persone!” Ai seminatori del cambiamento sono da affidare tre compiti. Il primo lavoro da fare: operare in modo da mettere l’economia al servizio dei popoli. E’ questo, tra l’altro un principio molto sentito dalla scuola degli economisti cattolici anche italiani. Meritano una citazione tutta particolare in questa sede Giuseppe Toniolo, che contribuì alla stesura della “ Rerum Novarum” di Leone XIII e Francesco Vito, economista e rettore della Università Cattolica, che nella prima metà del novecento, pubblicò un libro dal titolo molto significativo “ L’economia al servizio dell’uomo”. Papa Francesco riprende il termine “economia” per dargli un significato meno tradizionale: oggi, usando la parola economia si fa riferimento alle leggi che regolano la casa, il papa usa questo temine per indicare la buona amministrazione della casa comune, volendo ricomprendere nella buona amministrazione la possibilità per i suoi abitanti di esercitare tutti i diritti , non solo terra, casa lavoro, ma anche istruzione, salute, cultura. 

In questo contesto viene anche collocata l’equa distribuzione dei frutti della terra, equa distribuzione che, se per tutti è un diritto, per i cristiani è un comandamento. Il secondo compito dei seminatori è quello di unire i popoli nel cammino della pace e della giustizia. Dopo aver richiamato il desiderio dei popoli, che vogliono essere artefici del proprio destino e quindi vogliono essere indipendenti e, dopo aver ribadito che qualche risultato è stato ottenuto, citando i progressi dell’ America latina nella costruzione della “ Patria Grande”, evidenzia come molti fattori minano ancora lo sviluppo umano e limitano la sovranità. In modo particolare oggi un nuovo colonialismo, quello delle istituzioni finanziarie, finisce per bloccare questo processo di cambiamento, aiutato dalla concentrazione monopolista dei mezzi di comunicazione sociale. Il terzo ed ultimo compito è quello di difendere la madre Terra. “ la casa comune è saccheggiata, devastata, umiliata. Non solo commette peccato chi danneggia la casa comune,” ma anche chi per codardia non la difende. Di conseguenza una serie di interessi globali, ma non universali, devono essere bloccati.” 

Considerazione finale 

Il discorso di papa Francesco a Santa Cruz rappresenta un momento molto interessante di insegnamento pontificio e nello stesso tempo è un’ulteriore prova della volontà di un papa che, essendo vescovo di Roma, come primus inter pares, vuole contribuire in modo forte al cambiamento del mondo. 

Franco Peretti

sabato 18 luglio 2015

MilanoUnica 8-9-10 settembre 2015

Mentre la produzione è tornata a crescere, 11 imprese francesi parteciperanno all’edizione di settembre 2015 di MilanoUnica, l’appuntamento italiano con i tessuti per l’abbigliamento, sotto l’insegna ufficiale “The Best of French Textiles”. 

Per la seconda volta, la collettiva francese è coordinata da Business France (l’ufficio commerciale dell’Ambasciata di Francia in Italia) in collaborazione con ESPACE TEXTILE (Agenzia della regione Rhône Alpes che accompagna le aziende francesi nello sviluppo commerciale sui mercati internazionali). 

Il tema della stagione potrebbe essere il “Rispetto”, Rispetto per la tradizione, Rispetto per l’ordine, Rispetto per il lavoro di qualità e Rispetto per l’ambiente.

In un mondo fosse troppo effimero, si torna a cercare valori che durano: estetica, qualità, funzionalità,..
I colori in questo caso sono quelli dell’ambiente urbano: grigio antracite, blu marini, bordeaux associati a tonalità verdi, metallizzati e rossi ossidati.
I materiali sono pratici, “da lavoro”: tela delle tute da lavoro, jeans denim setosi ed eleganti e jersey, i motivi pennellati e collage.

Un’altra tendenza nasce dell’emergenza ecologia – e anche economica - dove l’autenticità si sposa con la tecnologia. Si vuole essere sempre connessi, ma anche scegliere un rifugio, magari nella foresta, lontano dallo stress della vita quotidiana, degli uomini e della folla. Ecco che ritroviamo i colori del sottobosco: marrone, kaki, rossi,..

I materiali si fanno grezzi come graniti, striati tono su tono o a tinta unita. Damaschi e jacquard irregolari, superficie a coste, vivaci ma ultra fluide. I motivi sono camouflage, quadretti a boscaioli e fogliame.

Se non si cerca rifugio nella foresta, ci si può tuffare nell’accademismo: uno stile classico rivisitato con le tecnologie moderne che danno senso alle cose, il lavoro artigianale, le dorature, i motivi figurativi e la fatica del lavoro ben fatto. 

I colori sono nobili: marina, cammello, grigio perla, palissandro, oro bianco declinati su raso crespo, mussola, rasi leggeri, drappi con effetti velluto, jacquard goffrati ed effetti trapuntati.

Chi è più audace si lancerà verso nuove bellezze in un pellegrinaggio verso l’ignoto. Ecco i motivi ispirati al folclore di regioni lontane: Estremo Oriente, Russia, Europa Orientale con toni forti e festosi che riscaldano la tavolozza dell’inverno, rosa vivi, arancioni tonanti,…
I materiali sono in linea: giochi di fili bicolori, ottomani rustici, strisce in rilievo, trecce con ornamenti grezzi, bicolori, come tante tracce nella neve.