mercoledì 1 agosto 2018

CONVENZIONE UNIVERSITA POPOLARE E ITALIANI ALL'ESTERO - SLOVENIA E CROAZIA

Una nota stampa dell'Unione italiana ci informa che stata firmata alla Farnesina di Roma la Convenzione tra il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, l’Unione Italiana e l’Università Popolare di Trieste per il 2018. 

UNIVERSITA POPOLARE E ITALIANI ALL'ESTERO - SLOVENIA E CROAZIA
La convenzione persegue finalità di finanziamento di progetti e  iniziative presenti dalla Legge 73/01 per la Comunità Nazionale Italiana in Slovenia e Croazia per il 2018, indicati dall’Unione Italiana d’intesa con il MAECI e la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, ai sensi delle modifiche legislative introdotte nel 2017.

La Convenzione è stata firmata dal Direttore Generale della Direzione per l’Unione Europea, Min. Plen. Giuseppe Maria Buccino Grimaldi, in rappresentanza del MAECI, dal Presidente e dal Presidente della Giunta Esecutiva, Maurizio Tremul, rispettivamente Marin Corva, in rappresentanza dell’Unione Italiana e dalla Presidente Maria Cristina Benussi, in rappresentanza dell’Università Popolare di Trieste. Alla firma erano presenti il Presidente del Comitato di Coordinamento per le attività in favore della Minoranza Italiana in Slovenia e Croazia, Min. Plen. Francesco Saverio De Luigi, il Revisore dei Conti del MAECI, Amb. Massimo Spinetti, l’Ufficiale Rogante Anna Maria Giallatini e il Direttore Generale dell’UPT, Fabrizio Somma.

La Convenzione stanzia l’importo di € 3.388.250,00, per la realizzazione del Piano e Programma di lavoro dell’UI nel campo scolastico, universitario, culturale, artistico, socio-economico, della formazione, dei media e dell’informazione, delle attività delle Comunità degli Italiani, delle Istituzioni della CNI, delle borse studio per i giovani e altro ancora (http://unione-italiana.eu/Backup/documents/2010-2014/LII-GE_Capodistria_25.7.2018/535_Piano_UI_2018_I_Assest_Con_LII_GE.pdf), di cui Euro 1.096.223,00 di competenza dell’UI e Euro 2.292.027,00 di competenza dell’UPT. 

Un atto importante, secondo quando affermato dai Presidenti dell’UI, Maurizio Tremul e Marin Corva, nesessaio perr poter assicurare le risorse necessarie alla CNI a porre in atto il proseguimento di attività di cultura, della lingua e dell’identità italiana sul territorio del suo insediamento storico.

L’impegno dell’UI, hanno indicato i Presidenti Tremul e Corva a margine della firma della Convenzione, consiste nell'andare a prendere in esame ogni modalità giuridica, normativa e operativa perseguibile e applicabile affinché si possano erogare nel più breve tempo possibile le risorse urgenti e indispensabili alle Comunità degli Italiani, anzitutto, per assicurarne il normale e corretto funzionamento. Per il prossimo anno l’UI prodigherà ogni sforzo, a tutti i livelli, affinché l’incresciosa e insostenibile situazione venutasi a creare quest’anno con il mancato finanziamento del Fondo di Promozione per le Comunità degli Italiani, nella quota del 50%, da parte della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia per il tramite dell’UPT in forza del Bando emesso dall’Ente Morale triestino, non abbia più a ripetersi.

Durante l'inconto con i rappresentanti della D.G.EU del MAECI, alla firma della Convenzione, i rappresenti dell’Unione Italiana hanno ribadito la necessità di muoversi per tempo  in modo che ella finanziaria per il 2019 delloa Stato italiano sia inserito il rifinanziamento, per il triennio 2019-2021, della Legge 72/01 “Interventi a tutela del patrimonio storico e culturale delle comunità degli esuli italiani dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia” e della Legge 73/01 “Interventi a favore della minoranza italiana in Slovenia e in Croazia”. In relazione alla Legge 73/01, i Presidenti dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul e Marin Corva, nell’esprimere gratitudine per il sostegno costante che l’Italia assicura alla CNI in Croazia e Slovenia, hanno auspicato che l’impegno finanziario possa essere aumentato alla luce dell’incremento qualitativo e quantitativo delle attività più ampiamente culturali realizzate dalla Comunità, delle nuove progettualità in campo socio-economico, con particolare attenzione all’imprenditoria giovanile e dei molteplici interventi pianificati in campo scolastico, educativo e della formazione. 

Università popolare di Sona, 60 nuove proposte per il prossimo anno

Siamo in estate, ma per l’Università Popolare di Sona è tempo di programmare il nuovo anno accademico che prenderà inizio a fine settembre con i nuovi corsi previsti. 

Con una grande offerta di corsi l'Università è ricchissima di proposte didattiche: sono oltre 60 i corsi con numerose novità rispetto a quelli degli anni precedenti. 

Diversissimi i temi trattati, dall'arte all'alimentazione al ballo, dall’arte al benessere, dal turismo all’informatica, dalle lingue ai lavori manuali. 

«Ogni anno ci superiamo nella proposta e nel numero dei corsi», afferma il vicesindaco Gianmichele Bianco con delega alla cultura e all’Università popolare, «per dare sempre la massima qualità agli allievi e per proporre nuove e coinvolgenti tematiche. 

Sono caratteristiche che fanno dell’Università popolare di Sona un punto di riferimento a livello provinciale. 

Tutto a costo zero per i cittadini di Sona in quanto l’Università popolare si preoccupa di autofinanziarsi con le rette degli iscritti. Fra le novità ci sono le lezioni di lingua latina e la grafologia abbinata alla psicologia e alle emozioni. 

Segnaliamo un corso di formazione politica rivolto agli under 35. Spiega Bianco a questo proposito: «Con il percorso “ImpegnativaMente: amministrare la Polis nell’era digitale” abbiamo ideato un vero e proprio percorso per avvicinare i giovani alla conoscenza di come amministrare un Comune nell’era digitale». L’Università popolare rappresenta un fiore all’occhiello dell’offerta culturale sonese e vanta numeri in costante crescita. Nello scorso anno accademico gli iscritti sono stati settecento. •