Trieste, 30 settembre 2012 - «Oggi potrebbe essere opportuno pensare di unificare il ministero dell’Istruzione e il ministero del Lavoro in un unico Ministero della Persona. Siamo passati infatti da una società industriale a una società più liquida in cui i cittadini vanno seguiti e accompagnati per tutta la vita».
È la sfida e la proposta lanciata dal ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Francesco Profumo, intervenuto questa mattina con il ministro sloveno dell'Educazione, Ziga Turk, all’incontro Scienza, ricerca, impresa, nell’ambito della terza e ultima giornata della prima edizione di Trieste Next, il Salone Europeo dell’Innovazione e della Ricerca Scientifica.
«Il sistema italiano, fino a pochi anni fa, era il migliore - ha detto il ministro. Ma oggi soffre di una mancanza di organizzazione». Per modernizzare il sistema, secondo Profumo, è necessario affrontare sei punti fondamentali da inserire nell’agenda dell’Italia: 1. valorizzare le capacità e l’impegno delle persone, 2. promuovere la mobilità dei giovani: «Abbiamo bisogno che i nostri allievi, se sono bravi, vadano in giro per il mondo. Bisogna mescolare il sangue», 3. Trasparenza: «Questo è un paese poco trasparente. C’è una difficoltà nel rendere conto, nel rendere pubblici i dati e gli atti e questa debolezza deriva dall’insicurezza interna», 4. rispetto dei tempi: un «rispetto che non si impara a scuola. In Italia non sappiamo cos’è, il 50% per cento degli italiani non rispetta i tempi. Basta pensare ai costi sul debito pubblico delle infrastrutture che non sono state finite». E ancora, 5. semplificazione: «Vorrei avere un giurista vicino a me che mi dicesse, caso per caso, se è davvero necessaria una norma o, viceversa, se basta un atto di buon senso. In Italia mai nessuno è responsabile di nulla e normiamo tutto», 6. valutazione: «Questo è un paese che a parole ritiene che la valutazione sia importante ma se si tratta di valutare altri, quando invece gli altri devono valutare chiediamo regole ferree». Ecco «i valori da trasmettere alla scuola e alla società».
«Restituire centralità alla persona rispetto alla 'carta', al 'report'» è l’ulteriore l'indicazione del ministro per favorire il trasferimento tecnologico dagli enti di ricerca all'economia. Profumo ha detto che «fino ad oggi si era pensato che il trasferimento tecnologico avvenisse con i report, invece la conoscenza si trasmette attraverso le persone. Questo, ha aggiunto, è il momento in cui serve pensare di più». Profumo, che ha auspicato una «rigenerazione continua per l'Italia, che ha relativamente poche aziende e non giovani», ha ricordato la «operazione cluster» che ha individuato alcune priorità da affrontare; da queste «occorrerà creare una comunità in cui aziende, scuola, ricerca, università siano sinergiche. In Italia - ha puntualizzato - questa idea non è stata governata sufficientemente, proprio perché non erano state individuate le priorità». Problema analogo in Slovenia: per il ministro Turk a fronte di «un sistema di ricerca molto solido», c’è «difficoltà a trasferire la ricerca all'economia».
Profumo e Turk hanno convenuto sull’opportunità di integrare la ricerca slovena con il design e la tradizione italiana.
Per informazioni:
Nordesteuropa-Trieste Next
Roberta Benedetto - Ufficio stampa
tel. 049 8757589
m. 348 2117189
email: ufficiostampa@nordesteuropa.it