sabato 25 maggio 2013

ARTIGIANI E PMI ESPLORANO IL MERCATO DELLA REPUBBLICA CECA

Giovedì 6 e venerdì 7 giugno 2013 si svolgerà a Torino la presentazione per il mercato italiano del progettI Love IT Praga 2013.

CNA Torino ha infatti da pochi giorni presentato, all'ambasciata italiana a Praga "I LOVE IT" (www.iloveitartigianato.it), la mostra-evento della Città di Torino che dal 2 al 5 ottobre 2013 farà tappa proprio nella capitale ceca, sostenuto dalla Camera di Commercio di Torino e da quella italo-ceca.

Un potenziale mercato per molte piccole e medie imprese italiane. 

Si inizia giovedì 6 con la presentazione al Circolo dei lettori di Torino alle ore 11 alla presenza dei giornalisti.

La sera di giovedì 6 giugno, invece, sarà dedicata a unasfilata di moda a bordo piscina di abiti da sera, di cerimonia e accessori (ingresso libero, prenotazione obbligatoria). L'incontro è previsto per le 21,30 al Circolo della Stampa - Sporting di Corso Agnelli 45.

Infine, venerdì 7 giugno alle ore 18 sempre al Circolo dei lettori di Torino letture di Luca Ragagnin per l'editore Il Leone Verde e musiche di Antonio Vivaldi a cura di Margherita Bassani (arpa) e Valerio Iaccio (violino) per un pomeriggio dedicato alla magia dei sensi sul tema Torino-Praga



Poi, attenderemo ottobre, dove per 3 giorni  una sessantina di aziende italiane, in gran parte torinesi (ma anche lombarde, venete e toscane, pugliesi e siciliane) saranno protagoniste al Business Center dell'Hotel Diplomat di Praga in uno spazio di 2000 metri quadrati diviso nei tre settori di punta del made in Italy (moda, alimentare e arredo) gli artigiani incontreranno distributori e grossisti internazionali, e dal pomeriggio del 4 ottobre la fiera sarà aperta al pubblico. 

Non solo: ci sarà spazio per l'intrattenimento con FOOD SHOW a cura di CHEF stellati MICHELIN e sfilate di moda.

E alla serata inaugurale il 1° ottobre all'ambasciata d'Italia sarà presente anche il Sindaco di Torino Piero Fassino. Gli organizzatori puntano su un pubblico scelto e qualificato. L'aspettativa è intorno a 4000 visitatori, in maggioranza professionali ma con apertura anche al pubblico.

LE AZIENDE CHE VOLESSERO PARTECIPARE 
POSSONO PRENDERE CONTATTI CON LA CNA
Tel. 011.1967.2152, astefanoni@cna-to.it
C''è ancora tempo per aderire fino a giugno 2013


lunedì 20 maggio 2013

CNA: IL DIGITAL FESTIVAL SUL WEB

CNA Torino protagonista dell'evento che si è svolto dal 3 al 20 maggio 2013.


Si è concluso oggi, 20 maggio 2013, il Digital Festival, la kermesse nazionale che ha visto coinvolto tutto il territorio torinese in primis, contaminando luoghi e spazi con argomenti sempre più all'ordine del giorno per cittadini e imprese.

I dati di una recente ricerca condotta daDuepuntozero Doxa evidenziano una costante crescita di popolazione che accede giornalmente a Internet: oltre 28 milioni gli italiani attivi nel mese, di cui quasi 15 milioni nel giorno medio.

E le imprese stanno a guardare? Sono di fronte a una nuova sfida. Comprendere l'evoluzione dei consumi e le nuove dinamiche del consumatore multicanale. Ed è su queste basi, e per assolvere alla necessità di comprendere meglio le opportuntià che il mondo digitale può offrire alle imprese ed ai cittadini, che il Digital Festival ha articolato i suoi contenuti, che in questi giorni hanno invaso Torino. 
"Un susseguirsi di iniziative - spiega Stefano Saladino, Presidente dell'Associazione Luoghi di Relazione organizzatrice del Digital Festival - che partendo dai temi del lavoro e degli sbocchi occupazionali che il settore può offrire in Italia, hanno portato a parlare dell'impatto, dei rischi e delle opportunità che questo settore può comportare per il cittadino". 
Ma non sono mancati i momenti business, dove grazie alla collaborazione con CNA e Seat Pagine Gialle, si è organizzato un percorso di due giorni sui temi "Internet per l'artigianato e la piccola impresa: le potenzialità di business online" e "Web & Business: comunicare con Internet per essere visibili e apmpliare il giro di affari"

Le tracce digitali del festival sono su www.digitalfestival.net

Le slide con le conferenze svolte presso la CNA Torino saranno a breve visibili su  www.slideshare.net/cnatorino


lunedì 6 maggio 2013

Il self-publishing: un’innovazione che va controllata

Abbiamo già parlato di self-publishing, di book on demand, degli editori e del loro ruolo, ma quali sono effettivamente i pro e i contro del poter pubblicare liberamente i propri libri bypassando autori, editori, catene di distribuzione e di promozione e tutta la macchina che una volta ruotava dietro questo complesso sistema?


I libri che un autore pubblica autonomamente, come molti fanno spesso notare, non vengono scelti infatti da alcun editore (e quindi non vengono sottoposti all’attenzione di un lettore esperto), non passano nessun criterio di revisione o correzione e non subiscono controlli di alcun tipo. Questo sta a significare che, rispetto alla stampa di un libro comune, acquistando un e-book autoprodotto ci possiamo trovare di fronte a qualsiasi cosa. E, di conseguenza, anche ad informazioni errate, non del tutto verificate, tendenziose oppure semplicemente mal presentate, con errori sintattici o grammaticali che tutti – anche gli autori più famosi – senza un revisore che si occupi di “scremare” le bozze, commettono. 

A favore, vi sono però alcuni meccanismi che potrebbero favorire l’uscita, da parte di alcune opere autonomamente prodotte, e qui  all'Univeristà Popolare degli Studi di Milano abbiamo diversi esempi, dal circuito “ristretto” rappresentato dall’editoria tradizionale: è indubbio infatti che un saggio, una raccolta di poesie, un romanzo o semplicemente una guida accurata, se sottoposta al veto di una comunità di utenti, può diventare comunque “selezionata” da chi, premiandola rispetto ad altre opere, la vota quasi automaticamente in modo positivo. Insomma, una specie di selezione naturale di libri che premia i migliori.

Solo il tempo potrà stabilire se l’editoria indipendente faccia bene al sistema come è capitato in ambito musicale quando, lo svincolo dalle major, ha permesso di conoscere e far conoscere artisti che altrimenti sarebbero rimasti nell’ombra. Concludendo, tuttavia, va sottolineato un concetto globale che, dalla nascita di circuiti come quello del self-publishing in poi, va tenuto in ampia considerazione: quello cioè legato all’enorme speculazione che, nel campo dell’editoria, è nata e va di pari passo con le opportunità di farsi “notare”. A questo proposito va raccomandato agli autori di affidarsi sempre a fonti attendibili (ad esempio, portali come Stampalibri.it). Poiché, come si è detto finora, la promozione dei propri libri è svincolata dalla produzione stessa di questi ultimi (è il grande vantaggio di autoprodursi), bisogna diffidare da tutti quegli editori che chiedono, in cambio di pubblicazione, grosse cifre di denaro ostentando influenza sul mercato o grandi capacità promozionali e manageriali.


Fonte: http://stampalibri.it