giovedì 28 febbraio 2013

WOW! GENOVA SCIENCE CENTER


Genova, 28 febbraio 2013 - Inaugura sabato 9 marzo 2013, nel nuovo “WOW! Genova Science Center” al Porto Antico di Genova, la mostra scientifico interattiva ‘BRAIN – Il mondo in testa’, che accompagnerà i visitatori letteralmente all’interno del cervello umano, per toccarne con mano i meccanismi di funzionamento, i processi, le potenzialità e i misteri. 

L’apertura al pubblico è prevista per le ore 14.00 e la mostra sarà visitabile fino al 7 luglio 2013 (www.wowscienza.it).

In un’area espositiva di 1.500 mq, situata al Modulo 1 dei Magazzini del Cotone, la mostra, prodotta da Evergreen Exhibitions e progettata per attrarre un pubblico di ogni età, sarà in grado di coinvolgere in particolare ragazzi fino ai 18 anni, grazie ad allestimenti altamente interattivi, scenografie spettacolari, effetti speciali innovativi, riproduzioni in 3D e simulazioni virtuali.

Camminare all’interno di un modello del cervello e vedere la sua attività elettrochimica rappresentata come una tempesta di fulmini; sperimentare come il cervello controlla i riflessi e l’equilibrio; esplorare i meccanismi del sonno, giocando con un videogame che mostra come il sonno “ricarica le batterie” dell’uomo; provare attraverso la realtà virtuale la sindrome dell’arto fantasma: queste solo alcune delle esperienze straordinarie offerte da ‘BRAIN – Il mondo in testa’.

I visitatori potranno quindi imparare in modo diretto e immediato come funziona il cervello - neuroni e sinapsi, elettricità e chimica. Con uno sguardo al passato e alla storia, conosceranno ciò che si è appreso sul cervello nel corso del secoli, con un’enfasi sulla sua evoluzione. Potranno scoprire poi le caratteristiche e le differenze tra il cervello umano e quello animale, ma anche conoscere le fasi di sviluppo del cervello nel corso della vita, dal feto al neonato fino ad arrivare all’età adulta.

La mostra presenterà inoltre le diversità che caratterizzano il cervello – disordini, malattie e irregolarità, che a volte ne aumentano le capacità, ma spesso lo mettono in pericolo, ad esempio con condizioni comuni come l’Alzheimer, la depressione, le dipendenze.

domenica 24 febbraio 2013

X convegno internazionale sulle culture di frontiera. Università dell’Arizona ospite a Verona



“Frontiere, confini, limiti, soglie”. È questo il titolo del convegno che il 14 e 15 febbraio, al Polo Zanotto, vedrà protagonisti l’ateneo di Verona e l’Università dell’Arizona. Un appuntamento che si ripete ormai da dieci anni dopo l’accordo stabilito tra il dipartimento di Lingue e letterature straniere dell’ateneo scaligero e il dipartimento di Spagnolo e Portoghese dell’Arizona.

Un’occasione di confronto e scambio tra due realtà universitarie diverse che vanta la partecipazione di illustri docenti provenienti da vari atenei italiani e dall’America. L’evento nasce grazie alla collaborazione dell’ufficio relazioni internazionali, del dipartimento di Filologia, linguistica e letteratura, dei dottorati di Letterature straniere e Scienze della letteratura e di Filologia e Letterature. L’incontro con l’Università dell’Arizona sarà diviso in due giorni ricchi di appuntamenti con ospiti internazionali. Interverranno, infatti, anche cinque docenti dell’ateneo americano. 

Ad aprire il convegno saranno Gianni Spera, direttore dei programmi di scambio con l’Italia, Silvia Monti, docente di Letteratura spagnola dell’ateneo scaligero, Stefano Tani, docente di Critica letteraria e Letterature comparate sempre del nostro ateneo e Malcom Compitello, direttore del dipartimento di Spagnolo e Portoghese dell’Arizona e docente di spagnolo. La prima giornata, giovedì 14 febbraio, inizierà alle 9. Dopo i saluti istituzionali, comincerà la prima parte della due giorni intitolata “Spazi e confini” che sarà inaugurata dall’intervento “La metrópolis como frontera: Ultimas noticias del paraísode Clara Sánchez” di Malcom Compitello. 

Alle 14.30, invece, sarà la volta di alcuni docenti dell'ateneo scaligero che si confronteranno sul tema “Confini e scrittori”. A concludere la giornata la tavola rotonda “La letteratura e la formazione culturale oggi” in scena dalle 17.30. Venerdì 15 febbraio l’evento riprenderà con un nuovo capitolo de “Confini e scrittori” che sarà aperto da Andrea Masotti, dottorando in Letterature straniere e scienze della letteratura e dal suo intervento “Roberto Bolaño entre límites geográficos y umbrales conceptuales”. Alla 15 seguirà la quarta ed ultima parte del covegno “Confini materiali e immateriali” in cui prenderanno la parola anche due docenti di spagnolo dell’Arizona. Eliud Chuffe presenterà “Las fronteras físicas, étnicas, sociales y literarias en el Quijote”, mentre Melissa Fitch interverrà su “A Tale of Two Borderlands: Using Non-Fiction Narrative to Render the U.S./Mexico Border Experience for University Students in Southern China”.

mercoledì 20 febbraio 2013

TELETHON A WASHINGTON PER RICORDARE IL PREMIO NOBEL RENATO DULBECCO



Oggi 20 febbraio 2013, a Washington, l’Ambasciata italiana negli Usa, in collaborazione con la Fondazione Telethon e l’American Society for Cell Biology, rende omaggio a Renato Dulbecco, il grande biologo e medico italiano insignito del premio Nobel per la medicina nel 1975, a un anno esatto dalla sua scomparsa.

Nomi prestigiosi della scienza italiana e americana sono coinvolti in una tavola rotonda per ricordare la figura e il carisma di Renato Dulbecco. L’evento si svolge nel quadro dell’Anno della Cultura Italiana negli Stati Uniti, iniziativa che gode dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Tra i relatori principali Francesca Pasinelli, direttore generale della Fondazione Telethon, che ripercorre le tappe più significative del legame tra  la Fondazione e il premio Nobel; dal 1994 e fino alla sua scomparsa, il Professor Dulbecco è stato presidente onorario della Commissione Medico Scientifica di Telethon, dopo esserne stato presidente dal 1991. Il suo contributo alle attività della Fondazione è stato anche significativo grazie alla sua partecipazione ai lavori del primo Consiglio di indirizzo scientifico: è infatti dalla elaborazione strategica di questo organo consultivo che è nato il progetto carriere Telethon, poi Istituto Telethon Dulbecco. nel 1999, anno in cui prese parte al Festival di Sanremo, Dulbecco decise infatti di devolvere il suo cachet proprio allo sviluppo un istituto che consentisse a giovani ricercatori di svolgere in piena indipendenza la propria carriera in Italia. Da allora l’Istituto Telethon Dulbecco (DTI) ha coinvolto 30 laboratori in Italia e ha permesso ad oltre 370 tra “Telethon scientist”, collaboratori, borsisti di svolgere la propria attività, arricchendo con il proprio talento la comunità degli scienziati italiani impegnati nella ricerca sulle malattie genetiche.

È proprio il tema della formazione dei giovani e della mentorship, secondo Francesca Pasinelli, il più grande insegnamento che ci lascia Renato Dulbecco. «Un giorno - ricorda Pasinelli - mi disse che motivo di grande orgoglio per lui, più del Nobel ricevuto, era il fatto che cinque suoi allievi avessero ottenuto lo stesso riconoscimento. Riteneva la formazione alla conoscenza e all’amore per la ricerca, il principale compito di uno scienziato. Un insegnamento forse ancora non abbastanza valorizzato nel nostro Paese».

Tra i relatori di  questa giornata figura anche Stefano Bertuzzi, uno dei primi giovani e talentuosi “Telethon Scientist” reclutati dall’Istituto Telethon Dulbecco (DTI) nel 1999, e oggi Direttore esecutivo dell’American Society for Cell Biology, nomina per la quale ha lasciato l’incarico di direttore dell’Office of Science Policy, Planning, and Communications presso il National Institute of Mental Health, sempre a Washington DC.

Intervengono inoltre: il Dottor Inder M. Verma, Direttore del Salk Institute, dove Dulbecco trascorse una parte rilevante della sua vita professionale; il Dottor Robert Gallo, co-scopritore del virus dell¹AIDS; il Professor Rakesh Kumar, dell’Ospedale oncologico di Houston,direttore del dipartimento di biochimica della George Washington University, e altri grandi nomi della ricerca oncologica italiana e statunitense, come Pier Paolo PandolfiLance LiottaRuggero De Maria


Proprio per testimoniare l’impegno per la ricerca del professor Dulbecco e il suo stimolo a un’intera generazione di giovani di enorme valore la giornata di oggi è dedicata ai tanti giovani ricercatori italiani attivi nei laboratori dei National Institutes of Heatht  (Istituti Nazionali di Sanità americani) e nelle grandi Università dell’area di Washington, della Virginia e del Maryland,a cui il Ministero della Salute italiano ha di recente riconosciuto, grazie al programma nazionale per la ricerca sanitaria, possibilità di finanziamento per la realizzazione di progetti di interesse nazionale.
  

Per saperne di più:
Visita il sito del Dulbecco Telethon Institute 
Leggi il ricordo di Franco Bomprezzi “Il nostro amico Nobel

domenica 10 febbraio 2013

AICA: iniziative 2013 per valorizzare i giovani talenti del digitale. Premi per laureati e giovani scienziati, una scommessa sul futuro


Annunciato il nuovo premio di laurea “Mario Tchou” sul tema dell’ICT come motore dello sviluppo economico; altri tre premi dedicati alle migliori tesi nel settore ICT , in collaborazione con CINI e CNIT. Previsto un riconoscimento anche nel concorso “I giovani e le Scienze”, per il miglior progetto digitale. 


AICA, Associazione italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico, incoraggia, anche nel 2013, i giovani talenti del digitale nel nostro paese, promuovendo una serie di premi e iniziative dedicati a laureati e studenti.
Questo insieme di attività nasce dalla convinzione che nel nostro paese sia necessario cambiare l’orientamento culturale generale, che fatica a riconoscere il valore del merito e delle eccellenze, mettendole al centro dell’attenzione sociale.

“L’Italia ha dato i natali a persone che hanno gettato le basi scientifiche e tecnologiche della società digitale: da Caianiello a Tchou, da Faggin a Chiariglione. Non ce ne ricordiamo e soprattutto non dimostriamo ai nostri giovani di credere che fra di loro si nascondano talenti altrettanto brillanti e non li sosteniamo concretamente” spiega Giulio Occhini, il direttore di AICA.
“Vorremmo che le nostre iniziative fossero un tassello di una strategia generale, fatta di investimenti sull’eccellenza e sul merito, capace di mettere in luce agli occhi di tutti il talento dei nostri giovani, dando loro opportunità concrete e creando le condizioni affinché l’Italia imbocchi con decisione la strada della innovazione tecnologica, della formazione scientifica, della ricerca come armi per affrontare il futuro”.

Premi di laurea

Il premio di laurea “Mario Tchou”, promosso per la prima volta quest’anno, è riservato a tesi di laurea o di dottorato dedicate al tema dell’ICT come motore dello sviluppo economico. AICA intende celebrare questo grande pioniere dell’industria informatica italiana - che guidò il gruppo di ricercatori della Olivetti realizzando, alla fine degli anni ’50, la ELEA 9003, il primo elaboratore al mondo totalmente a transistor – e prevede una borsa di studio da 3.000 euro per un giovane innovatore. Possono partecipare al premio i laureati di università italiane che abbiano presentato tesi sul tema nel periodo 1 maggio 2012 - 30 aprile 2013, con un punteggio non inferiore a 106/110 o 96/100.

Il premio Mario Tchou si affianca ai Premi di Laurea per le migliori tesi di area ICT che AICA promuove in collaborazione con il CINI - Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica ed il CNIT – Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni , con il patrocinio della Fondazione CRUI. Tre premi da 3.000 euro ciascuno sono destinati aa laureati delle Università Italiane che abbiano svolto la tesi su argomenti concernenti l’area tecnico-scientifica del settore ICT. Possono partecipare coloro che abbiano conseguito una laurea specialistica, magistrale o quinquennale, presso una Università italiana fra il 1 maggio 2012 ed il 30 aprile prossimo.

Per concorrere a entrambi bandi si può presentare domanda, per via esclusivamente telematica, entro il 31 maggio prossimo attraverso il sito di AICA – www.aicanet.it – sul quale sono illustrate le modalità di partecipazione.


Premi per studenti

I Giovani e Le Scienze è una gara tra studenti fra i 14 e i 21 anni, quindi della scuola secondaria superiore. Da 25 anni seleziona giovani scienziati del nostro paese, avviandoli alla omonima competizione europea e ad altri eventi internazionali riservati agli studenti eccellenti.
AICA partecipa a questa iniziativa promuovendo un premio assegnato al migliore progetto ICT presentato dai partecipanti, cui si prospetta un grande futuro, considerato che numerosi vincitori delle passate edizioni oggi hanno ruoli di responsabilità in centri di ricerca, aziende, laboratori e università del mondo.

“Ogni anno i ragazzi ci stupiscono per la creatività e la capacità di realizzare idee innovative, che rispondono a esigenze concrete - contando non solo sul proprio impegno ma anche sul supporto degli insegnanti che li accompagnano” commenta Giulio Occhini. “Offrire loro un’opportunità di studio o di competizione a concorsi internazionali è un modo per stimolarli a coltivare i loro talenti: un compito di cui tutti dobbiamo farci carico nella scuola e nella società.”

Il premio assegnato per I Giovani e Le Scienze si inquadra nel generale impegno di AICA per la diffusione delle competenze digitali nella scuola. L’associazione collabora da dieci anni con il MIUR coinvolgendo gli studenti fin dalla scuola primaria in percorsi strutturali, tramite le certificazioni informatiche europee ECDL ed EUCIP.

Ad esempio AICA, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale Puglia e l’Ufficio Scolastico Regionale Calabria, ha indetto due concorsi rivolti agli studenti di tutti gli istituti di istruzione secondaria di I e II grado con l'intento di favorire l’utilizzo dell’IT e delle sue potenzialità, al fine di creare nuovi modi di “essere a scuola” e di vivere una scuola che i ragazzi sentano come propria, costruita secondo le proprie aspirazioni. I bandi di concorso e le modalità per la partecipazione sono reperibili sui siti istituzionali delle due regioni.

Sempre con MIUR, inoltre, AICA organizza da più di 10 anni le Olimpiadi Italiane di Informatica e la partecipazione della squadra italiana alle Olimpiadi Internazionali di Informatica.



venerdì 8 febbraio 2013

INCONTRI DI ECONOMIA ALL'UNIVERSITA'



Venerdì 1 e sabato 2 marzo, dalle ore 15.00, a Torino, nell’Aula Magna della Facoltà di Economia(corso Unione Sovietica 218bis), l’associazione studentesca Assemblea di Economia organizza"Tesoro, parliamone: è l'Europa che ce lo chiede", due giorni di dibattito in cui si parlerà di welfare, energia, lavoro, politica, moneta unica, in collaborazione con la Facoltà di Economia e il Collegio Carlo Alberto.

Autorevoli ospiti come Tito Boeri, Lucrezia Reichlin, Michele Boldrin, Chiara Saraceno ed altri metteranno a confronto punti di vista qualificati ma diversi tra loro, con l'intento di stimolare la curiosità del pubblico e chiarire alcuni falsi miti che circolano nei media ogni giorno.

Le conferenze saranno trasmesse in diretta streaming sul "Event Channel" (e i video successivamente pubblicati nella sezione "On Demand") di Unito Media (www.unito.it/media), la piattaforma istituzionale dei contenuti multimediali dell’Università di Torino.

Giovedì 28 febbraio, alle ore 18.00, presso la società Armida (Corso Virgilio 45), si terrà‘Tesoro OFF’, un incontro preliminare sulle origini filosofiche dell'economia.

Ingresso libero.

Programma completo http://tesoroparliamone.wordpress.com/il-programma-del-2013/

sabato 2 febbraio 2013

23 ECCITANTI LIBRI DI SCIENZA

Siete alla ricerca di un buon libro di scienza scritto in maniera avvincente?

Annalee Newitz su Wikipedia
fotografata da Etech

Annalee Newitz, PhD, capo redattore del magazine di scienza (e fantascienza) io9, ha appena pubblicato un elenco di 23 libri di scienza che reggono il confronto con le migliori opere di narrativa mondiali.
"In effetti -  afferma Newitz -  alcuni  dei più grandi libri di saggistica sulla scienza si possono leggere come se fossero dei romanzi. Prendono in prestito trucchi narrativi che traggono ispirazione dalla science fiction, dal fantasy, dall'horror  e altro ancora, trasformando  le grandi scoperte in grandi avventure". 
L'elenco comprende classici di ogni tempo come "L'origine delle specie" di Charles Darwin, e Primavera Silenziosa" di  Rachel Carson.

Ma ci sono anche nuove proposte, tra cui "Dal manuale dell'avvelenatore: cocktail al cianuro" di Deborah Blum, giornalista statunitense vincitrice del premio Pulitzer.


DAL MANUALE DELL’AVVELENATORE: cocktail al cianuro su BergamoScienza 


La lista prosegue con "La vita immortale di Henrietta Lacks" di Rebecca Skloot .

Se questo ultimo vi suona familiare, potrebbe essere perché si è reso molto popolare fin dalla sua pubblicazione nel 2010. 

Anche se la maggior parte dei titoli suggeriti ci possono tornare familiari, crediamo siano pochi quelli che possano vantare di averne letti anche solo la metà. Beh! L'inverno è ancora lungo... Qui l'elenco completo