Cosa sono le Università Popolari? Perché sono nate? E cosa sono diventate? Per rispondere a queste domande, è bene capire quale sia la storia delle Università Popolari. Le Università Popolari italiane sono nate fra il 1900 e 1901 sull’onda di quanto creato negli ultimi anni del secolo precedente in Danimarca, Svezia e Regno Unito, con lo scopo di combattere la piaga dell’analfabetismo e istruire le persone tramite conferenze, lezioni, dibattiti senza alcuna discriminazione di razza, religione e sesso.
Durante il Ventennio fascista, molte Università Popolari vennero chiuse o assorbite dall’organizzazione fascista, e ripresero vita propria e autonoma solo nel dopoguerra. Le Università Popolari italiane, di solito, sono associazioni private, che possono interagire con le Università di Stato per il rilascio di crediti formativi (CFU). È necessario e doveroso sottolineare che solo le Università statali e quelle legalmente riconosciute possono rilasciare titoli accademici validi a livello legale.
All’interno delle Università Popolari è possibile studiare diverse discipline, universitarie e non, come la cucina, la pittura e la decorazione, l’antiquariato, la fotografia, grafica, ballo, danza, arti popolari e via di questo passo. I corsi che si studiano possono essere quindi anche molto diversi da quelli studiati nei comuni atenei, a causa dell’originaria vocazione delle Università Popolari: formare le persone su qualunque argomento. L’obiettivo principale è infatti la conoscenza, rivolta non ad un’utenza selezionata, ma a chiunque voglia apprendere e migliorare il proprio stato culturale.
Fra le Università Popolari, la più importante come riconoscimenti ministeriali è l’Università Popolare di Milano, che è autorizzata, in quanto riconosciuta come università internazionale, a rilasciare lauree riconosciute ed equivalenti a quelle rilasciate da un’università tradizionale. Le università popolari di solito rilasciano attestati di partecipazione ai loro corsi, che però non hanno alcun valore legale, mentre una laurea dell’Università Popolare di Milano ha lo stesso valore di una conseguita alla Bocconi o alla Sapienza. Ci sono numerose altre università internazionali nel mondo che hanno operano come l'Università Popolare di Milano e che svolgono i medesimi compiti. L'Università Popolare di Milano, che per distinguersi dalle altre Università Popolari è definita Università Popolare degli Studi di Milano opera in Costa d'Avorio e in Burkina Faso dove esistono dei gemellaggi e l'intento dell'Università di aiutare nello studio persone che sono più in difficoltà di noi, aiutarle proprio nel loro paese di origine. Dato che le università popolari sono nate per favorire la formazione delle persone in un periodo in cui l’analfabetismo era dilagante in vari strati della popolazione, l’attività dell’Università Popolare Degli Studi di Milano si è spostata in paesi in via di sviluppo, per portare l’istruzione a persone che normalmente non riuscirebbero a studiare.
In diversi casi può sorgere il dubbio sul fatto che un’Università Popolare, operante in Costa D’Avorio e Burkina Faso possa rilasciare delle lauree valide per lo stato italiano. Grazie al trattato di Lisbona ciò è possibile, e viene fatto da numerose università. Sulla Gazzetta Ufficiale si legge infatti che:
L’università Popolare degli Studi di Milano è regolarmente iscritta all’Anagrafe Nazionale delle Ricerche n° 58241FKL M.I.U.R. Membro della Confederazione Nazionale delle Università Popolari Italiane (Personalità Giuridica D.M. Università del 21/05/1991 – Gazzetta Ufficiale del 30/08/1991 n°203 anno 132°).
Autorizzata il 14.10.2011 (Roma), con presa d’atto Ministeriale, prot. 313, MIUR Ministero dell’Istruzione – Università – Ricerca; Trastevere 76/A – 00153 Roma, F.to., il sottosegretario del MIUR Senatore Guido Viceconte per rilasciare i titoli accade- mici e con approfondimento di presa d’atto del 14.10.2011 a cura della segreteria Tecnica del Sottosegretario Senatore Guido Vice- conte prof. Roberto Leoni; Dirigente Tecnico -a r. – Consulente che conferma la piena capacità giuridica di svolgere la formazione e rilasciare titoli accademici con valore legale (in virtù di sede della UUPN) in conformità della Convenzione di Lisbona (25-7-2002 supplemento ordinario della gazzetta ufficiale serie generale n.173) Lisbona 11 aprile 1997 “ Convenzione sul riconoscimento dei titoli di studio relativi all’insegnamento superiore nella regione europea” in virtù e rispetto della convenzione.
L’Università Popolare (internazionale) degli Studi di Milano ha voluto proprio per estrema trasparenza pubblicare tutti gli atti che confermano il riconoscimento ufficiale da parte del MIUR, e anche da parte di Albi particolari ai quali chi si laurea presso questo ente può accedere.
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Nonostante l’estrema trasparenza in merito alla possibilità di rilasciare titoli legalmente validi, vi sono casi in cui persone che formulano accuse inconsistenti contro l’Università Popolare degli Studi di Milano, ricevendo una denuncia per diffamazione come risposta. Secondo quanto dichiarato dal Dr. Marco Grappeggia, Presidente dell’Università Popolare Degli Studi di Milano.
“Abbiamo appreso con rammarico dell’esistenza su Internet di un sito web che in una sua pagina, redatta da un autore che si nasconde nell’anonimato, pubblica frasi ingiuriose e prive di fondamento nei confronti del nostro Ateneo.
Le affermazioni contenute nel loro testo sono altamente lesive e contengono perciò gravi ipotesi di reato. Per queste ragioni abbiamo già dato mandato agli avvocati per sporgere denuncia agli organi competenti ai fini dell’accertamento di ogni responsabilità – prosegue la nota -. Inoltre è prevista una azione civile per il risarcimento dei danni che è stato calcolato ammontino a circa 2 milioni di euro di danno di immagine. A riguardo si precisa che il ricavato sarà interamente devoluto in beneficenza”.
Siccome l’Università Popolare degli Studi di Milano non è la sola ad essere attaccata da questo personaggio, si è costituita una class action che presenta alla pagina www.giuseppemacario.info tutte le informazioni in merito a questo CyberStalker.
Conclude così l’ateneo: “Diffidiamo altresì chiunque a veicolare il contenuto di tali affermazioni e ci riserviamo di procedere anche contro i soggetti che, a qualsiasi titolo, concorreranno alla diffusione, sia integrale che parziale,di notizie diffamanti. Difenderemo l’onorabilità del nostro Ente e delle persone diffamate. Ribadiamo pertanto, con assoluta fermezza, che l’Università Popolare degli Studi di Milano continuerà ad operare nell’interesse dei propri studenti, sempre fuori da ogni logica di interruzione dei percorsi di studio e già riconosciuti dal Consiglio di Stato e pubblicati su Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana“.
Al momento il sito in questione ha cambiato denominazione, e sul sito www.prestonews.info si può leggere una denuncia per cyberstalking contro la persona in questione che continua a diffamare impunemente sulla rete, nel pieno anonimato.
Il sito di questo personaggio rende di mira Università Italiane di tutto rispetto come LIUC (Libera Università di Castellanza), e alcuni docenti della Bocconi e de La Sapienza, diffamandoli pesantemente. Evidentemente chi ha realizzato il sito non si sente conto che tale comportamento oltre a essere poco serio, comporta dei danni di immagine quantificabili in centinaia di migliaia di euro che andranno dibattuti in sede penale e civile.
Insomma: quando volete sapere se una Università ha qualche riconoscimento in Italia è sufficiente che consultiate gli atti del MIUR in Gazzetta Ufficiale. Chi sta affermando che è falso è stato querelato.
Ormai noto ai giudici internzionali, GIUSEPPE MACARIO si presenta come un professore di una Università della Gente (University of People) priva di valore. Ci informano che la querela per diffamazione è stata presentata a marzo di quest'anno presso il Tribunale di Milano. Purtroppo ci vorranno mesi per ottenere un risultato, ma arrivano già le prime condanne da parte di chi nel 2015 ha diffamato un membro del senato accademico.
“La prima sentenza dal tribunale è arrivata quest’anno e si fa sentire severamente!” ci spiega il presidente di Ateneo. “Il tribunale di Verbania ha condannato infatti a 9 mesi in sede penale e l’esito futuro in sede civile di 800.000€ di danni saranno donati per cause di ricerca scientifica”.
Ne parla anche La Prima Pagina
L’UNIVERSITÀ ATTACCATA PERCHÉ INFASTIDISCE CHE AIUTI PAESI IN AFRICA?
Nella foto seguente vedete come l’Università viene attaccata dal personaggio di cui abbiamo parlato qui sopra. Una convenzione con il Burkina Faso e con la Costa d’Avorio (peraltro operata anche da altre Università italiane che stringono contatti continuamente con enti dell’Africa del Nord e centrale) non deve essere piaciuta allo stalker seriale, che deve avere evidenti problemi di xenofobia. E il tutto nell’anonimato, senza firma.
Di seguito invece la vera fotografia pubblicata dall’Università Popolare di Milano.
l'Università Popolare di Milano, dicevamo, non è l’unica ad aiutare Paesi più in difficoltà dei nostri.
Lo fa con non tanto con uno spirito di semplice carità, ma operativo: nella convinzione che la cultura e l’insegnamento portato là dove serve aiuta la popolazione a risollevarsi. Se guardate ad esempio a questo link vedrete come anche Università italiane hanno stretto rapporti di collaborazione in Burkina Faso e in particolare con l'Université de Ouagadougou. E poi ecco le Università sempre italiane che hanno stretto accordi con le sedi universitarie della Costa d'Avorio.
Avremmo molti meno profughi e persone che soffrono se tutti ci adoperassimo ad aiutare là dove serve. In particolare a portare istruzione. L’istruzione emancipa un popolo e gli consente di crescere, economicamente e civilmente.
L'Università Popolare degli Studi di Milano opera in Costa d'Avorio e in Burkina Faso dove esistono dei gemellaggi e l'intento dell'Università di aiutare nello studio persone che sono più in difficoltà di noi, aiutarle proprio nel loro paese di origine.
Qualcuno si è chiesto come mai proprio questi due paesi africani e non per esempio un paese europeo. Per un motivo principale: le università popolari sono nate in un periodo in cui l'istruzione in Italia non era accessibile ad alcuni strati della popolazione. Oggi non è più così: in Italia chiunque può accedere all'istruzione a qualsiasi livello e dunque una Università come era pensata per le masse popolari non avrebbe più senso di esistere.
È per questo che da alcuni anni la popolare si sta rivolgendo al di fuori dall'europa, prendendo sotto la sua tutela paesi e centri di formazione che hanno un effettivo bisogno di essere aiutati. Avrebbe potuto scegliere qualche paese nell'est asiatico, questo è vero, ma un po' per praticità (il Nord Africa è molto più vicino) e un po' perché da qualche parte si doveva pur iniziare, le attività si sono concentrate principalmente in Burkina Faso e in Costa d'Avorio.
Chissà se anche le altre Università Popolari seguiranno il percorso aperto dall’Università Popolare di Milano in modo da estendere le loro attività anche nei paesi in via di sviluppo.
COME CONTATTARE L’UNIVERSITÀ POPOLARE DEGLI STUDI DI MILANO
Per scoprire i corsi di laurea proposti dall’Università Popolare Degli Studi di Milano e inviare una richiesta di informazioni, la pagina da seguire per ottenere le brochure gratuite è la seguente: Università Popolare degli Studi di Milano. Oppure potete scrivere alla pagina dei contatti.