Soltanto la Grecia spende meno di noi nell'istruzione dei giovani. I dati arrivano da Eurostat, l'istituto di statistica europeo che ha fatto i conti in tasca ai 27 paesi dell'Unione comparando i dati della spesa pubblica del 2011.
L'Italia è all'ultimo posto in Europa per percentuale di spesa pubblica
destinata alla cultura (1,1% a fronte del 2,2% dell'Ue a 27) e al
penultimo posto, seguita solo dalla Grecia, per percentuale di spesa in
istruzione (l'8,5% a fronte del 10,9% dell'Ue a 27).
Secondo l’Istituto europeo per protezione sociale e sanità nella
maggioranza dei Paesi si concentra il 55% del totale della spesa
pubblica. Dai il 41% alla protezione sociale e il 14,7% alla sanità.
Non solo spendiamo poco, ma spediamo anche male. Proprio in questi
giorni un’altra bocciatura dal Censis, che rivela i ritardi della scuola
nel meridione nonostante le maggiori risorse spese.
Secondo la ricerca, il meridione investe il 6,7% del Pil contro il 3,1% investito da Roma in su.
Secondo la ricerca, il meridione investe il 6,7% del Pil contro il 3,1% investito da Roma in su.
L’ABBANDONO SCOLASTICO
Ma è nella scuola che è più visibile il fallimento di una programmazione. «Al sud – scrive il Censis – non si riescono a mettere a frutto i fondi europei, si spende di più per la scuola ma con risultati peggiori». Un malessere che è percepito anche all’università: dagli atenei meridionali c’è una fuga verso il nord del 23,7% degli iscritti. Il flusso contrario, nord verso sud, è appena del 2%.
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